***************************************************************************************************************************************************************************
*TRADIZIONI*LETTURE*RICORDI*
POESIE*PITTURA E
ARTE
*STORIA E
STORIE*VIAGGI*FOTOGRAFIE*MUSICA*RICETTE*CHIACCHIERE*UMORISMO*RIFLESSIONI*SOGNI E DESIDERI*AFFETTI*PASSIONI ... tutto ciò che rende interessante la vita.
Perché "...sono cortesie minuscole, un fiore, un boccio, un libro, sono loro a deporre i semi del sorriso..." Emily Dickinson
**************************************************************************************************************************************************************************

lunedì 25 gennaio 2010

27 gennaio- Giorno della Memoria- UN LIBRO

Ci sono tanti modi per coinvolgere i bambini anche piccoli nella "MEMORIA".

Questo è un romanzo/diario che permette di affrontare l'argomento, fare riflettere. La protagonista è una bimba allegra e coraggiosa che, solo perchè ebrea, è costretta a lasciare casa, giochi, amici, scuola...tutta la sua vita vissuta fino a quel momento. Questa narrazione può far capire che cosa siano stati, e che cosa possano ancora essere, il razzismo e la dittatura.

Inizia così.

"Anna tornava da scuola e camminava verso casa con Elsbeth, una sua compagna di classe. Quell'inverno a Berlino era caduta un sacco di neve. Non si scioglieva e così gli spazzini l'avevano ammucchiata sul bordo della strada e lì era rimasta per settimane, triste e grigia. Adesso, a febbraio, la neve si era sciolta in fanghiglia e c'erano pozzanghere dappertutto. Anna e Elsbeth le evitavano, saltando sopra con gli stivali. Avevano tutte e due i cappotti pesanti e i berretti di lana per tenere calde le orecchie e Anna aveva anche una sciarpa. Aveva nove anni, ma era piccola per la sua età e le code della sciarpa le pendevano fin quasi ai ginocchi. La sciarpa le copriva anche la bocca e il naso, e così le si vedevano soltanto gli occhi che erano verdi e una ciocca di capelli neri. Camminava in fretta perchè voleva comprare delle matite dal cartolaio ed era quasi l'ora di pranzo. Ma era senza fiato e fu contenta quando Elsbeth si fermò davanti a un grande manifesto rosso. "Un altro manifesto di quell'uomo" commentò Elsbeth. "La mia sorellina ne ha vista un altro ieri sera e credeva che fosse Charlie Chaplin"....."

Judith Kerr, "Quando Hitler rubò il coniglio rosa"

2 commenti:

  1. libro che fa riflettere. Anche ai bambini è giusto raccontare però in modo corretto.

    RispondiElimina
  2. Verissimo Roby. I bambini, anche piccoli - questo testo lo leggevo alle quinte - sono capaci di riflessioni profonde, inimmaginabili per tanti adulti.
    Grazie per questo commento, qui: questo post non è più solo soletto.
    :O)

    RispondiElimina

Considerazioni, riflessioni e commenti sono molto graditi. Grazie.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...