QUESTO GIORNO, NONNA?
Ebbene sì, siamo a dicembre. Di nuovo.
Le mie giornate sono , da alcune settimane, sempre più frenetiche.
Forse, nonostante l'età, non ho ancora capito che sempre di ventiquattro ore si tratta e ,ogni giorno di più, aggiungo impegni.
Qualche giorno fa il mio nipotino di tre anni mi ha sorpresa con questa domanda e , alla richiesta di spiegazioni, mi ha detto che "se conto tanti giorni...uno, due, tre, cinque, nove...dopo vado a nanna, quella-lunga-no-il-riposino, e arriva Babbo Natale che mi porta un pacco perché io sono bravo".
Oltre a sferruzzare tonnellate di sciarpe (sono arrivata a cinque), berretti (due), borse (sei), pantofole (sei paia), un cappotto mio da rivedere....
Oltre a occuparmi del piccolo tre pomeriggi la settimana...
Oltre a tentare di disegnare e dipingere...
Oltre a tutte le altre incombenze che famiglia e casa comportano, ho inserito anche questo "conta giorni" per Fil; ho cucito a macchina ventiquattro pacchettini, usando carta da regalo, contenenti piccoli dolcetti, e li ho fissati a un nastro dorato; niente di originale o particolarmente bello ma lui è felicissimo e..."lo so che si apre uno solo, no tutti, perché io sono grandicello".
Tutto ciò comporta una conseguenza: il tempo da dedicare al web si è drasticamente ridotto e mi dispiace tanto.
Sono solo quattro giorni che non giro per blog e il blogroll di Google Reader mi segnala, ora, ben 439 non letti.
Non voglio farmi venire l'ansia-da-blog e quindi spero che tutti coloro che si aspettano una mia "visita" possano comprendere se non sono troppo assidua. Non abbandono, ho solo necessità di ritmi più lenti e di continuare a considerare "il bloggare" un piacere e non un lavoro.