OVVERO
Il giorno di Sant'Antonio pagano le donne
Martedì 17 gennaio a Modena è GIORNO DI FIERA: più di cinquecento bancarelle in centro storico, una sorta di prova generale per la GRANDE FIERA DEL PATRONO, il 31 prossimo, SAN GEMINIANO.
Festa che ha radici lontane, nel passato "contadino" della mia città: ne ho parlato QUI lo scorso anno e non sto ripetermi.
Come si sa, questo santo è il protettore degli animali...sarà per questo che le donne , qui, "festeggiano" gli uomini comprando per loro un piccolo dono in questo giorno ... ah...ah...ah!
Il tutto con ironica benevolenza , ovviamente.
Come si sa, questo santo è il protettore degli animali...sarà per questo che le donne , qui, "festeggiano" gli uomini comprando per loro un piccolo dono in questo giorno ... ah...ah...ah!
Il tutto con ironica benevolenza , ovviamente.
Sono sempre affascinanti per me queste tradizioni rurali".
RispondiEliminaS. Antonio è il protettore degli animali e ricordo che quando venimmo ad abitare qui in campagna, il parroco di allora, faceva sapere che sarebbe andato a benedire gli animali nelle stalle o nell'aia.
Bel post.
Ciao Sandra!
Lara
Ciao Sandra! paese che vai e usanza che trovi,
RispondiEliminabuona serata
Ciao cara, é una bella festa e bella usanza ahahah... mi fai ridere.
RispondiEliminaUn abbraccione e buon fine settimana
Intanto, se tu non avessi messo la traduzione non avrei capito un'acca di quello che c'era scritto. Ma da che ceppo ostrogoto viene il tuo dialetto? (ih ih).
RispondiEliminaE poi insomma mi sembra che a Modena ogni scusa sia buona per festeggiare con fiere, mercatini, bancarelle e chi più ne ha, più ne metta.
quante belle cose posti, ma il sant'Antonio che dici tu non è quello da Padova di dov'è
RispondiEliminaciao buona serata
io prenderò una essenza di pino da bruciare in casa....aria buona!!!
RispondiEliminaQuante manifestazioni interessanti a Modena...
RispondiEliminaBuona domenica, Sandra!
Festività come questa mi emozionano sempre un po'!
RispondiEliminaTESORA!!!
RispondiEliminaSi...si...è vero...embè è nostro MONOPOLIO comprare agli ometti la "fèra" per S. Antonio.
Come dici TU! ;o)
A buon intenditore poche parole! ;o)
Kisssssss...NI
Sandra, tienici informati ....spero che ci dedicherai un reportage
RispondiEliminaBuona serata!
dev'essere una bella prova generale!
RispondiEliminabacioni
Mi hai decisamente incuriosita... aspetto con impazienza un tuo reportage ^___^
RispondiEliminaBuona domenica
nonnAnna
Aspetto i tuoi racconti. Ciao cara Sandra.
RispondiEliminaDivertente battutina finale
RispondiElimina;-)
Grazie delle info in merito a questa manifestazione,
prendo atto e segno in agenda...non si sa mai!
Un bacio ^_^
M@ddy
ciao Sandra,grazie, e' una bella festa, sentita anche qui da noi, fanno le bancarelle, bella la battuta finale ahahah, ciao buona domenica rosa a presto:)
RispondiEliminaSono andata a leggere il post dello scorso anno perché mi piace conoscere le usanze delle altri luoghi. In Campania il giorno di Sant'Antuono si fa il "focarone", un grosso fuoco, nelle piazze dei centri storici e si benedicono, anche in chiesa, gli animali. Mi piace la vostra tradizione di regalare qualcosa ai maschi, chissà se ne capiscono il senso! Buona domenica, Laura
RispondiEliminaCara Sandra
RispondiEliminauna volta questo S.Antonio veniva chiamato il S. Antonio dei porcelli,per distinguerlo dall'altro S.Antonio di Padova.
Ciao Stefano
Cara Sandra, invece a Milano Sant'Antonio, insieme con San Mauro e San Marcello, si dice che porti la neve!
RispondiEliminaSarà poi vero? Dubito, visto il clima di quest'anno!
Stupendo...allora festa grande da te!!??
RispondiEliminaciaooo Sandra
Non capisco perché a queste feste padronali, si dà sempre risalto più all'aspetto materiale che a quello religioso. Mi viene in mente l'episodio di Gesù che in diverse occasioni, trovò nel tempio quelli che vendevano bovini e pecore e colombe e i cambiavalute ai loro posti.E fatta una sferza di corde, scacciò dal tempio tutti quelli che avevano pecore e bovini, e versò le monete dei cambiamonete e rovesciò le loro tavole. E disse a quelli che vendevano le colombe: “Portate via di qua queste cose! Smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato!
RispondiEliminaChe coraggio, che zelo,da imitare sicuramente.
Un abbraccio. Edo
Mi sono persa anche qui qualche post...ho sempre così poco tempo e non riesco mai a fare il giro di tutti come mi proprongo. Pazienza. Ma sono qui adesso e ti lascio un saluto oltre ll'augurio di una buona settimana
RispondiEliminafin che mio nonno era in vita...il capostipite....in casa era un gg di festa...ci si riuniva tutti a casa sua....ricordi di quand'ero bambina...glo
RispondiElimina5oo bancarelle? Io impazzirei, cara Sandra. Da voi le donne hanno capito, prima che nel resto d'Italia, con chi hanno a che fare, allora.
RispondiEliminaRidiamoci su, va.....
Serena nuova settimana.
Grazie Lara. Anche io ricordo la benedizione degli animali nelle campagne.
RispondiEliminaVero, Tiziano. Ciao.
RispondiEliminafelice di renderti allegra, Caterina.
RispondiEliminaAmbra...dialetto che è un bel miscuglio: Romani e poi Galli Boi e Celti...Longobardi...Francesi (tirabusoun=cavatappi e stabuchèr=inciampare , per esempio). Un argomento interessante...devo farci un pensierino per un testo.
RispondiEliminaMaria Grazia...non è il Sant'Antonio di Padova ma Abate, quello che protegge gli animali, appunto...se vai al post precedente seguendo il link trovi qualche info in più.
RispondiEliminaSoffio...intenti in fiera?
RispondiEliminaGrazie Gianna, buona settimana.
RispondiEliminaAnche a me piacciono molto, Adriano. Ogni fiera è una festa grande, come quando ero.... piccola.
RispondiEliminaPoi per San Zemiàn...tocca loro...eh...eh...eh! Ciao Ni.
RispondiEliminaSimo spero di sì.
RispondiEliminaLu è la prima "festa" cittadina dell'anno.
RispondiEliminafarò il possibile Nonna Anna, grazie!
RispondiEliminaTiziana sono un po' in fase..."ruminante" :O) ma arrivo!
RispondiEliminaGrazie.
Già, davvero mai dire mai vero Maddy?
RispondiEliminaRosa non ci spero più di avere il tuo indirizzo...la sciarpetta che avevi vinto ha preso un'altra strada....non potevo più aspettare.
RispondiEliminaCiao, grazie per il commento.
Grazie Laura per la rilettura del post "vecchio"...Per il fuoco: ha un senso, visto le implicazioni che ha .
RispondiEliminaE' un santo che ha devoti un po' in tutte le campagne d'Italia.
Esatto, Stefano. Proprio così.
RispondiEliminaLellina...mah...in effetti dovrebbero essere le settimane più fredde dell'anno anche qui. Dovrebbero....
RispondiEliminaSì, Carla...grande FIERA!
RispondiEliminaBeh Edoardo non e proprio esattamente come dici tu. L'aspetto di devozione e religioso ha, come spiego nel testo , radici lontane ...se segui il link ne ritrovi alcune tracce. Poi sai la tradizione contadina ha da sempre legato religiosità e festa...non credo c'entri molto il "mercanteggiare nel tempio" . Ma , da non credente quale sono, posso anche sbagliare.
RispondiEliminaCiao Paola non temere e non preoccuparti...quando puoi sei sempre la benvenuta. Buonissima settimana.
RispondiEliminaGloria anche i miei ricordi sono simili: quando era ancora in vita mia nonna queste feste avevano un altro sapore.
RispondiEliminaSì Erika, ridiamoci su!Poi sai...il 31 gennaio è la festa del Patrono e si replica: allora tocca ai maschietti offrire un dono alle donne.
RispondiEliminaUna volta o l'altra devi venire!
Oh già, ci veniamo tutti gli anni, ma non so se ci riusciremo questa volta, Luca ha tanto lavoro in questi giorni, mi piacerebbe tanto tornarci, è una bellissima fiera.
RispondiEliminaBaci e buona settimana
Sabrina&Luca
Grazie per avermi chiesto il consiglio sul dolce, cerco di risponderti anche se la scelta dipende sempre dai gusti. Dal mio blog puoi scegliere ad esempio la "Torta di mele al caffè", la "crostata cioccolato e banane" o il "dolce allo yogurt al limone" ma quest'ultimo dovresti servirlo con una crema, magari al limone. Purtroppo non ho pubblicato ricette di dolci al cucchiaio che pure sarebbero adatti. Buona settimana, Laura
RispondiEliminaAnche da noi si festeggia questo santo... c'è la benedizioni degli animali e... grandi falò su cui si cuoce alla brace di tutto.
RispondiEliminaBuona settimana
Al mio paese il 22 ci sarà la benedizione degli animali una festa molto partecipata...e allora si vedono bestiole di tutti i tipi, dai criceti, ai cani, gatti, pecorelle, maialini, volattili di tutti i tipi anche cavalli.
RispondiEliminaDopo la benedizione noi del Gruppo culturale con l'AUSER Filo d'argento, associazione di volontariato, offriamo il rinfresco con the, cioccolata calda, biscotti e bibite con spremute d'arancio, pompelmo e limone....(ci vuole la vitamina C...).
Ciao
un abbraccione
Bruna
He descubierto tu blog y me ha gustado mucho. Desde hoy te sigo si lo deseas te invito a conocer mo blog y si es de tu agrado, me gustaría tenerte como seguidora y así poder seguir en contacto. Saludos.
RispondiEliminaManoli.
Carissima Sandra, magliaia perfetta...è arrivato il tuo dono...morbido, caldo, davvero unico! Mi è piciuta la "chicca" dell'etichetta...sei troppo forte!!! Mancava solo la scritta Made in Modena!!! Grazie Sandra, mi servirà in questi giorni dove a tenerci compagnia è una splendida ma gelatissima galaverna...Un abbraccio! Laura
RispondiEliminaSì, me lo ricordavo il post dell'anno scorso ed oggi imparo questo detto in dialetto riferito al Santo. Un'usanza curiosa quella che ci hai riferito, Sandra visto che di solito (sempre meno?) sono gli uomini che offrono. Eh, la spiegazione di questa tradizione può essere proprio quella che simpaticamente dici tu...Buona giornata di fiera!
RispondiEliminaciao,
RispondiEliminaarrivo a te tramite Gianna...
che tradizione curiosa :)
ciao, federica
Ecco adesso siamo il 17...je cherche qui pourra me payer un sympathique déjeuner ce midi...
RispondiEliminaBelle journée.
Hoé, ché strana la traduzione del titolo del tuo messagio :
RispondiEliminaLa journée des femmes païennes Sant'Antonio
pagare è tradutto in pagano
La femme qui paie est une femme païenne..La morale de cette traduction c' est que de payer un repas en tant que femme c' est de n' être pas une bonne chrétienne?
A presto!
Curiosità interessante.
RispondiEliminaBella questa usanza, mi piace molto che per "Sant'ànni a pèga chel dànni"
RispondiEliminama loro che dicono? Sono d'accordo tutte?
città festaiola,e quest'usanza è proprio carina,ma l'interpretazione che nei dai non dovrebbe far felici i maschietti,un abbraccio
RispondiEliminaViva Sant'Antonio protettorre degli uomini :-) che belle le feste di paese. C'e' sempre un'atmosfera particolare, dove la gente si incontra e insieme festeggia.
RispondiEliminaciao Sandra
RispondiEliminasono passata per ringraziarti...mi è arrivato il pacco,stamani
E' bellissima la sciarpa ed è perfetta.
Bacioni
Luca e Sabrina, grazie....ho poi finito con il rimanere in casa : niente fiera, troppo freddo e poca voglia!
RispondiEliminaCiao Laura, grazie per i preziosi consigli: son venuta a vedere...che buone. Avevo deciso per quella con le banane e il cioccolato...poi gli amici dai quali andiamo a cena mi hanno fatto una precisa richiesta: la mia torta al limone. Ho quella in forno, ora.
RispondiEliminaBella anche la tradizione dei falò, Zicin. Qui si faceva un tempo, nelle campagne.
RispondiEliminaE' vero, Stefano!
RispondiEliminaSignificativa e bella anche da te, questa festa, Bruna!
RispondiEliminaMuchisimas gracias, Nela!Bienvenida!
RispondiEliminaGrazie MaestraLaura, sono contenta!
RispondiEliminaMah, Ninfa,...non so da dove derivi. Fin da quando ho memoria : si va "in fiera" e si compra qualcosa per donarlo. Per sant'Antonio, le donne agli uomini. Per San Geminiano, viceversa.
RispondiEliminaCiao Federica, grazie e benvenuta.
RispondiEliminaCiao Cavaliere!
RispondiEliminaAldo ...è una tradizione abbastanza radicata. Almeno per le persone un po' "stagionate"...come me!
RispondiElimina;O)
Gabe...l'interpretazione è scherzosa e ci si ride su.
RispondiEliminaCiao
:O)
Grazie Chris...ma...ti dai dell'animale...da solo...ah...ah...ah...non esagerare, è solo un modo scherzoso di interpretare la cosa. Sei simpatico.
RispondiEliminaLu...ero felice poco fa quando ho visto questo commento . Poi son venuta da te per augurarti buon compleanno...il resto lo sai...mamma mia come sono stordita.
RispondiEliminaSono approdata al tuo blog per caso e sono rimasta davvero affascinata. Il tuo post sulle tradizioni contadine e sulle bancarelle (500!!!) mi ha fatto venire voglia di fare un salto a Modena ...magari il prossimo anno. Complimenti per il blog che intendo visitare bene perché trovo molto interessanti i tuoi argomenti. Ciao
RispondiEliminaGrazie Anthea, molto contenta di conoscerti. Grazie per il commento: spesso i nuovi lettori sono irraggiungibili perchè non scrivono nulla e nel loro profilo non compare il link al blog. Verrò a trovarti tra le tue pagine...oggi ho poco tempo perchè devo fare la nonna.
RispondiEliminaSe ti piacciono le fiere e le bancarelle: il prossimo 31 gennaio qui a Modena si replica: festa del Patrono...la fiera di Sant'Antonio è nulla in confronto. Se capiti qui...ben felice di farti da cicerone.
Ehilà...
RispondiEliminaVersus...forse hai ragione tu...ah...ah...ah!
Ciao Sandra, come va? tutto ok? un abbraccio
RispondiEliminaE tu cosa hai regalato al tuo uomo?
RispondiEliminacarissima Sandra
RispondiEliminasono passata per rincuorarti.
E' tutto ok.
Un bacio
Grazie Lu...sei unica!
RispondiEliminaRita...un bel pezzettone di croccante, in pieno "stile-fiera" !
RispondiEliminaSimo...GRAZIE! Sai, ho avuto giorni migliori ...ma non mi lamento .
RispondiElimina:O)))