Rosy , del blog
"In punta di piedi" ,
ha coinvolto i lettori in un interessante
confronto a proposito dell'ombra.
Da alcuni giorni rimugino su questo.
Ho letto che, secondo studi scientifici, l nostro cervello risponde all'ombra da noi proiettata come se si trattasse di un'altra parte del nostro corpo. Quando vediamo qualcosa che sta per entrare in contatto con il bordo della nostra ombra, l'attività cerebrale si comporta come se invece stesse per toccare noi stessi.
L'ombra , la nostra ombra, non ci abbandona mai. Viene avvertita come qualcosa di positivo, rassicurante.
Ma la si può anche interpretare diversamente: mi tallona, incombe, non posso liberarmene nemmeno volendo.
Ed è questa seconda sensazione che mi pervade se penso ad altro tipo di ombra....
L' OMBRA DIGITALE
Accendo il telefonino, faccio la spesa ed uso la tesserina del supemercato, prelevo denaro con il bancomat, richiedo un certificato anagrafico, prenoto una visita specialistica,....decine e decine di gesti quotidiani sono ormai a gestione digitale.
Mi trascino una ingombrantissima impronta, un'ombra fatta di milioni di dati che mi riguardano.
Anche se decidessi (e non ci penso proprio!), che so io, di uccidere il blog o evitare la posta elettronica ed il pc come fossero peste bubbonica,niente da fare:la mia impronta è tracciata, è lì nitida e chiara.
Ho letto in un sito che se si stampassero tutti i dati digitali che ci riguardano, ciascuno di noi avrebbe sul groppone (si fa per dire) sei tonnellate di carta.
Ora, lungi da me l'intenzione di demonizzare, per carità, tutt'altro. Questo mondo virtuale mi affascina, trovo che sia meraviglioso accorciare le distanze tra le persone, comunicare e condividere, avere milioni di informazioni a portata di un click e via discorrendo.
C'è solo questa "spina nella scarpa", piccola piccola, se penso a tutto ciò come ad un'ombra. Non la mia ombra, quella rassicurante fatta di luce e buio. No. L'ombra digitale.
Ma tant'è, il gioco val bene la candela. O no?
"Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto.
E non abbandonarmi mai…"
Franco Battiato-L'ombra della luce
Ciao Sandra, hai perfettamente ragione: ogni medaglia ha il suo rovescio! D'altra parte vivere senza pc, telefonino ecc. oggi è molto difficile, anche se conosco qualcuno che lo fa..Grazie per queste riflessioni ed anche per il video, adoro Battiato! Buona domenica
RispondiEliminaCarmen
"Tutto è veleno, niente è veleno. Dipende dalle quantità."
RispondiEliminaApplichiamo questo adagio anche alle nostre realtà virtuali, blog, Facebook, etc. E' una piccola condizione necessaria affinché non risultino dannose.
Grazie Carmen, felice domenica anche a te
RispondiEliminaPer dirla con Orazio "In medium stat virtus", approvo il tuo punto di vista davide.
RispondiEliminaCiao Sandra pensa solo cose positive e sorridi! un bacio Graziella
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RispondiEliminaCi provo ogni giorno, Graziella...si deve proprio! Ciao e grazie, :O)
RispondiEliminaE NON CI PENSARE PROPRIO!!! mi raccomando, ci serve troppo il tuo blog.
RispondiEliminaSull'ombra avevo già lasciato il mio commento sul blog di Rosy.
...se sappiamo come siamo ...nessuna ombra può farci paura.
RispondiElimina..grande Battiato.
Ciao Vania
No, no, non ci penso davvero. 'notte Aldo.
RispondiEliminaGrazie Vania. Felice domenica.
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