***************************************************************************************************************************************************************************
*TRADIZIONI*LETTURE*RICORDI*
POESIE*PITTURA E
ARTE
*STORIA E
STORIE*VIAGGI*FOTOGRAFIE*MUSICA*RICETTE*CHIACCHIERE*UMORISMO*RIFLESSIONI*SOGNI E DESIDERI*AFFETTI*PASSIONI ... tutto ciò che rende interessante la vita.
Perché "...sono cortesie minuscole, un fiore, un boccio, un libro, sono loro a deporre i semi del sorriso..." Emily Dickinson
**************************************************************************************************************************************************************************

domenica 6 giugno 2010

LE FATICHE DEL CONTADINO

Modena ,il Duomo: la Casa di San Geminiano, il Libro di Pietra.

Capolavoro del Romanico eretto nel 1099.
Opera dell'architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo.
Tra i secoli XII e XIV vi lavorarono i Maestri Campionesi.
Dichiarato Patrimonio dell'Umanità, nel 1997, dall'UNESCO.



Dal Libro di Pietra, la pagina di oggi.
Porta della Pescheria, interno degli stipiti laterali:
 " I mesi dell'anno, le fatiche del contadino"
insieme a"Canzone dei dodici mesi", Francesco Guccini

 GENNAIO
indossa un lungo matello
con cappuccio e calze spesse.
Sta seduto su uno sgabello e,
con un coltello, si appresta
a togliere le setole ad una
zampa di maiale per farne
prosciutto.

"Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume
 addormentato fra le cui rive giace come neve
il mio corpo malato, il mio corpo malato...
Sono distese lungo la pianura bianche file
di campi, son come amanti dopo l'avventura
neri alberi stanchi, neri alberi stanchi... "






FEBBRAIO
sta seduto su una sedia ,
avvolto da una pelliccia
di pecora
Infreddolito, protende mani
e piedi per ricevere tutto
il tepore possibile dal fuoco.

"Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino,
ma nei convitti e in piazza lascia i dolori e
vesti da Arlecchino, il carnevale impazza,
il carnevale impazza...
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore
appare la speranza nei primi giorni di malato
sole la primavera danza, la primavera danza..."



 MARZO
è un contadino ch indossa 
una doppia tunica ed ha in
testa un cappello.
Con una roncola si appresta 
a potare la vite.

"Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia
squarcia il velo, porta la neve sciolta nelle rogge
il riso del disgelo, il riso del disgelo...
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la
penitenza vana, l'ala del tempo batte troppo in fretta,
la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile

a voi è questa vita mia................"  



APRILE
è un giovane signore con
un elegante abito corto
con pieghe a spina di pesce
e scarpe scollate.
Ha in mano foglia e fiore
della nuova stagione.

"Con giorni lunghi al sonno dedicati il
dolce Aprile viene, quali segreti scoprì
in te il poeta che ti chiamò crudele,
che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi
dopo fatto l'amore, come la terra dorme
nella notte dopo un giorno di sole,
dopo un giorno di sole... "



MAGGIO
è lo stesso giovane di aprile
e tiene per le briglie un cavallo.
Nei mesi primaverili escono
di scena i contadini e cedono
il passo ai nobili.

"Ben venga Maggio e il gonfalone amico,
ben venga primavera, il nuovo amore getti
via l'antico nell' ombra della sera,
nell' ombra della sera...
Ben venga Maggio, ben venga la rosa
che è dei poeti il fiore,
mentre la canto con la mia chitarra brindo
a Cenne e a Folgore,
brindo a Cenne e a Folgore..."

Interessante?




GIUGNO
il contadino di questo
mese ha un cappello
largo che lo difende dal sole
e si accinge a falciare l'erba.

"Giugno, che sei maturità dell'anno, di te
ringrazio Dio: in un tuo giorno, sotto al sole
caldo, ci sono nato io, ci sono nato io...
E con le messi che hai fra le tue mani ci
porti il tuo tesoro, con le tue spighe doni
all' uomo il pane, alle femmine l' oro,
alle femmine l' oro.........."


LUGLIO
mostra lo stesso contadino con
il largo cappello che, a testa
china, miete le spighe di grano
e ne fa mannelli con l'altra mano.
La mietitura in luglio? Si usciva
da un periodo di gelidi inverni:
qui il grano maturava più tardi
rispetto ai giorni nostri.

"Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio,
il leone, riposa, bevi e il mondo attorno appare
come in una visione, come in una visione..."





AGOSTO
le spighe stese nell'aia
vengono battute.
Il frumento è finalmente
al sicuro.

"Non si lavora Agosto, nelle stanche
tue lunghe oziose ore mai come adesso
è bello inebriarsi di vino e di calore,
di vino e di calore..."







SETTEMBRE
il contadino ha un
grappolo in una mano e
lo porta alla bocca mentre
sta  immerso in un mastello
di legno tenuto insieme da
larghi cerchi di ferro.

"Settembre è il mese del ripensamento
sugli anni e sull' età, dopo l' estate porta
il dono usato della perplessità,
della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco
della tua identità, come scintille brucian
nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità..."
OTTOBRE
ancora un contadino che 
travasa il vino in una botte
coricata su due sostegni
di legno ed utilizzando
un grande imbuto a
due manici.

"Non so se tutti hanno capito Ottobre
la tua grande bellezza: nei tini grassi
come pance piene prepari mosto e
ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi
fuggono nubi pazze, lungo i miei monti
colorati in rame fumano nubi basse,
 fumano nubi basse.........................."



NOVEMBRE
è il seminatore che pesca
i semi da una sacca a
tracolla e li sparge
con attenzione.

"Cala Novembre e le inquietanti nebbie
gravi coprono gli orti, lungo i giardini
consacrati al pianto si festeggiano i morti,
si festeggiano i morti...
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di
gocce di rugiada te pure, un giorno,
cambierà la sorte in fango della strada,
in fango della strada..."




DICEMBRE
è un contadino che tiene
stretto fra le gambe un
grosso ceppo e vibra
potenti colpi  d'ascia
per preparare legna
per l'inverno.

"E mi addormento come in un letargo,
Dicembre, alle tue porte, lungo i tuoi
giorni con la mente spargo tristi semi
di morte, tristi semi di morte...
Uomini e cose lasciano per terra esili
ombre pigre, ma nei tuoi giorni dai
profeti detti nasce Cristo la tigre,
nasce Cristo la tigre... "


"O giorni, o mesi che andate sempre via,
sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare,
 che non sai mai giocare
che non sai mai giocare,
che non sai mai giocare
che non sai mai giocare,
che non sai mai giocare..."
FRANCESCO GUCCINI



7 commenti:

  1. Ciao Sandra,
    il fine settimana ho rivissuto le fatiche del contadino, ma i lavoretti nel nostro giardino sono commisurati a noi:)). É bellissimo il duomo di Modena ed era molto piacevole attraversare i dodici mesi con te e con Francesco Guccini.
    ti invio un grande abbraccio

    RispondiElimina
  2. Buongiorno Sandra,
    oggi sei stata nella mia classe,abbiamo guardato i miei alunni ed io il tuo post ed è piaciuto tanto a tutti.Complimenti dalla terza A della scuola Antonio De Curtis!

    RispondiElimina
  3. Grazie Caterina. Lo so che hai un bel giardino e penso lo sia proprio grazie alle tue cure!Il mio papà , che amava tantissimo il suo orto, diceva che "la terra è bassa". Eh,eh,eh!
    Bacione.
    Sandra

    RispondiElimina
  4. Mimìììì, grazie...che bello essere di nuovo tra le pareti di un'aula e fra ragazzini!!!
    Mi manca...fingo di no ma mi manca.
    Ti abbraccio e un bacetto a tutta la 3° A.
    Sarebbe stato bello avere corrispondenza scolastica , intendo con lettere vere, tra la mia e la tua classe: sono una veterana anche di questo.
    Ora mi accontento.:o)))

    RispondiElimina
  5. Sandra, che meraviglia l'idea di coniugare l'antico fascinoso Medioevo con l'altrettanto fascinoso moderno Guccini. Ascolto la sua voce mentre ti scrivo. E il contrasto e la simiglianza tra l'antico e il moderno sono molto interessanti.Davvero il tuo blog è magnifico. Sei piena di idee bellissime che danno gioia e allegria. Dire grazie risulta banale, ma credo siano in molti oltre a me, a esserti grata per quello che sai creare nel tuo blog.

    RispondiElimina
  6. Ambra , vale anche per me: dire che sei gentile suona banale ma è vero.
    Son contenta che tu abbia apprezzato l'accostamento "pietre-narranti"/Guccini.
    Ma ciò che mi fa più contenta nel tuo commento è l'idea di trasmettere allegria ...che bello!!!
    GRAZIE

    RispondiElimina
  7. belle queste pietre narranti,grazie di avermi mostrato delle immagini di una città che non conosco

    RispondiElimina

Considerazioni, riflessioni e commenti sono molto graditi. Grazie.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...