Questo è un romanzo/diario che permette di affrontare l'argomento, fare riflettere. La protagonista è una bimba allegra e coraggiosa che, solo perchè ebrea, è costretta a lasciare casa, giochi, amici, scuola...tutta la sua vita vissuta fino a quel momento. Questa narrazione può far capire che cosa siano stati, e che cosa possano ancora essere, il razzismo e la dittatura.
"Anna tornava da scuola e camminava verso casa con Elsbeth, una sua compagna di classe. Quell'inverno a Berlino era caduta un sacco di neve. Non si scioglieva e così gli spazzini l'avevano ammucchiata sul bordo della strada e lì era rimasta per settimane, triste e grigia. Adesso, a febbraio, la neve si era sciolta in fanghiglia e c'erano pozzanghere dappertutto. Anna e Elsbeth le evitavano, saltando sopra con gli stivali. Avevano tutte e due i cappotti pesanti e i berretti di lana per tenere calde le orecchie e Anna aveva anche una sciarpa. Aveva nove anni, ma era piccola per la sua età e le code della sciarpa le pendevano fin quasi ai ginocchi. La sciarpa le copriva anche la bocca e il naso, e così le si vedevano soltanto gli occhi che erano verdi e una ciocca di capelli neri. Camminava in fretta perchè voleva comprare delle matite dal cartolaio ed era quasi l'ora di pranzo. Ma era senza fiato e fu contenta quando Elsbeth si fermò davanti a un grande manifesto rosso. "Un altro manifesto di quell'uomo" commentò Elsbeth. "La mia sorellina ne ha vista un altro ieri sera e credeva che fosse Charlie Chaplin"....."
Judith Kerr, "Quando Hitler rubò il coniglio rosa"
libro che fa riflettere. Anche ai bambini è giusto raccontare però in modo corretto.
RispondiEliminaVerissimo Roby. I bambini, anche piccoli - questo testo lo leggevo alle quinte - sono capaci di riflessioni profonde, inimmaginabili per tanti adulti.
RispondiEliminaGrazie per questo commento, qui: questo post non è più solo soletto.
:O)