Compio otto anni e sono al centro dell'attenzione. Capita raramente una giornata così. Forse giusto una volta l'anno, quindi tutto a posto: tocca a me!Ho una gonna nuova, tutta pieghe, marrone. Pizzica le gambe "ma è una bella lana calda" dice la nonna. E' il suo regalo per i miei otto anni.
Non è proprio una festa come la si intende oggi.
Ma son tutti intorno alla tavola, il babbo, la mamma e la mia nonna Ernesta :gli adulti che fanno parte del mio mondo.
Quindi sono proprio tanto contenta e vorrei che questa giornata non avesse mai fine.
Ma son tutti intorno alla tavola, il babbo, la mamma e la mia nonna Ernesta :gli adulti che fanno parte del mio mondo.
Quindi sono proprio tanto contenta e vorrei che questa giornata non avesse mai fine.
Per la verità babbo e mamma li vedevo poco perchè lavoravano tutto il giorno. La nonna è stata la roccia della mia infanzia.
Arriva lo zio Guglielmo e da sotto il soprabito spunta un pacchetto. So cosa contiene: un libro!
E ' così che è entrata in casa mia Pollyanna e, insieme a lei, il gioco della contentezza.
Della mia infanzia ricordo come amori assoluti il mio bambolotto Chico (sì, proprio con una sola "c") e quel libro.
Chico è ancora con me.
Solo il vestitino è diverso, quello originale deve essersi consumato per i lavaggi. Il berrettino copre la testa rattoppata con la colla...ma questa è un'altra storia.
Invece non ho più notizie di "Pollyanna" e nemmeno degli altri due libri dello zio Guglielmo : "Il lampionaio" e "La piccola Principessa".
Penso siano finiti nelle case di qualche parente più piccola di me e là rimasti.
Pollyanna aspetta trepidante il dono che ha tanto desiderato: una bambola. E riceve...un paio di stampelle!
Ora, verrebbe da dire, le avrà ben tirate in testa a qualcuno !
Il padre le insegna a cercare qualcosa di cui essere contenta anche laddove pare proprio impossibile.
E' un bell'esercizio. Ma anche una buona dose di masochismo, credo.
Devo dire che l'ottimismo fa parte della mia indole e questo mi aiuta molto .
Ma nei periodi un po' grigi , quando tutt'intorno vedo solo le "stampelle che non avevo chiesto in dono" , mi costringo a cercare motivi di contentezza.
Quasi sempre li trovo, o LO trovo: cioè ne basta anche uno solo, piccolo, per farmi sospirare di sollievo.
Alcune volte credo , però, che anche un liberatorio "vaffa" non ci stia poi male; credo che non si debba sempre e per forza essere "felici".
Prendere atto di momenti bassi , non volere ad ogni costo ingannare la realtà quando è negativa, penso sia un primo passo fuori dal pantano. Sbaglio?
Quasi sempre li trovo, o LO trovo: cioè ne basta anche uno solo, piccolo, per farmi sospirare di sollievo.
Alcune volte credo , però, che anche un liberatorio "vaffa" non ci stia poi male; credo che non si debba sempre e per forza essere "felici".
Prendere atto di momenti bassi , non volere ad ogni costo ingannare la realtà quando è negativa, penso sia un primo passo fuori dal pantano. Sbaglio?
Un post bellissimo! A distanza di tempo questo è un ricordo indelebile anche se in quei periodi forse c'era un po di malinconia. Un abbraccio e un bacio
RispondiEliminaDavvero un ricordo molto vivo...e poi quel bambolotto è ancora con me.
EliminaGrazie Simo, sei stata gentile ha commentare qui ...in questo deserto...ah...ah...ah!
Non ho mai amato i bambolotti mi mettevano paura. Un saluto e hai fatto bene a scrivere questo post ritengo che sfogarsi sia meglio perchè poi ci si sente più leggeri.
RispondiEliminaQuesto bambolotto l'avevo tanto desiderato. Tanto che lo conservo ancora come una cosa preziosa. Mi cadde per le scale qualche anno dopo e si fece un buco un testa...piansi per un intero giorno. Ora, sotto il cappellino, si vede il pezzo rattoppato con la colla.
Eliminaanch'io ricordo i miei compleanni...un po diversi dai tuoi,niente regali per me,una piccola festa con le amiche della scuola che finiva prima delle 17,quando rientrava mio padre dal lavoro.
RispondiEliminaAlla fine,apprezzi tutto o quasi della vita.
bei ricordi,tienili con te.
Lu
Si ricorda il bello e si ricorda anche il brutto, purtroppo. Grazie Lu.
EliminaRicordo i miei compleanni...i regali erano degli abiti che mi realizzava la mia mamma da pezzi di stoffa ma io ne ero fiera. Un saluto e sai che anch'io compio gli anni a marzo?
RispondiEliminaPiacevano anche a me i vestiti che mi confezionavano...quasi tutti.
EliminaLa data del post ti ha tratta in inganno e il testo non è del tutto chiaro , confonde: io sono di ottobre...qui parlo del libro che mi era stato donato per un compleanno. Grazie Sofia, per essere passata anche qui.
Questi tuffi nel passato mi piacciono davvero molto.Sono delicati, divertenti e commoventi, in fondo com'è nostra vita!Un caro saluto!
RispondiEliminaPerfettamente concorde. Grazie davvero. Hai scelto tre bellissimi aggettivi per me.
EliminaAnche a me regalavano, per il mio compleanno, un libro.
RispondiEliminaJules Verne era il mio autore preferito.
Verne piaceva anche a me. Ma non mi regalavano libri così...erano "da maschi", pensa te! L'ho scoperto dopo, tramite la biblioteca della scuola: una volta al mese la maestra ci portava a scegliere un libro .
EliminaCiao Sandra bellissimo queto post che non invecchierà mai
RispondiEliminaun caro saluto
Tiziano.
Ah...ah...ah...almeno lui, vero ?! Grazie Tiziano.
Elimina..che dolci ricordi i racconti dei nostri compleanni da bambini, sicuramente molto più poveri (in cose materiali) di quelli dei bambini di oggi- figli miei compresi ^_^ Anche io ho ancora dei flash dei regali dei miei compleanni da bambina e i regali erano libri o una bambola o accessori per bambola quando andava bene. Custodisco ancora gelosamente una bambola che mi fu regalata al compimento del 7° anno mentre mi trovavo ricoverata in ospedale. Quella bambola regalatami dalla nonna, per me è speciale e la custodisco ancora gelosamente nella mia camera lontano dalle mani dei figli... è un dolce ricordo della mia infanzia.
RispondiEliminaSandra
Sai che anche questo bambolotto mi venne regalato in occasione di una degenza in ospedale? Operazione di ernia: allora, avevo otto anni, comportò rimanere ricoverata un mese abbondante: uno strazio! Anche per me è un oggetto preziosissimo, insieme alla Principessa Azzurra (di cui ho parlato in un altro post) dono di mia nonna.Nessuno me li tocca.
EliminaCiao Sandra che racconto tenero:dolcezza e malinconia! E poi si' è vero ritengo sia un diritto,a volte,lasciarsi un po' andare se si è tristi,non siamo macchine accipicchia! Ti abbraccio,tua Bozzola!
RispondiEliminaEh...sono d'accordo. Quando ci vuole ci vuole, vero?
EliminaUn bel ricordo che hai raccontato con pizzico di malinconia. Un abbraccio cara Sandra!
RispondiEliminaGrazie Alessandra. Malinconia , sì; in fondo quel libro è anche un po'... "piagnucoloso"...o no?
EliminaAnche io sono stata affetta dalla sindrome di Polyanna e sono arrivata alle tue stesse conclusioni...:)
RispondiEliminaAuguri!
Ti lascio un regalino, questo:http://www.youtube.com/watch?v=ZDce_-4Cps0
( fantastico come il tuo blog )
Oh, meno male: vabbè portar pazienza ma a tutto c'è un limite, vero?
EliminaMagnifico film, stupenda musica...grazie per il dono.
Hai fatto bene a mettere un richiamo a questo post... Pensa che il mio ultimissimo con zero commenti fu (tristezza) quello per il mio compleanno di gennaio 2010... Quand'ero ancora un blogger in erba con quattro o cinque sostenitori... :D
RispondiEliminaE guarda ora dove sei arrivato...visto?!
EliminaGrazie zietto per la tua traccia anche qui. Un vero onore per me.
Il primo post, è emozionante e indimenticabile!
RispondiEliminaCome i tuoi otto anni, chico con una sola c..accompatgnato dal libro e il ricordi di volti amati che sempre ci accompagnano.
Sei formidabile, Sandra!
Ti rinnovo anche qui gli auguri di un buon 2013!