“La Speranza vive: per un’altra Scuola, per un’altra Società”
"Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola.
É un ospedale che cura i sani e respinge i malati".
Don Lorenzo Milani," Lettera a una professoressa"
..." Barbiana si trova nel cuore del Mugello, a pochi chilometri da Firenze.
Barbiana non è un paese, non è nemmeno un villaggio. Barbiana è una chiesa con la canonica. Le case, una ventina in tutto, sono sparse nel bosco e nei campi circostanti, isolate tra loro.
Quando il 7 dicembre 1954 arrivò a Barbiana il parroco don Lorenzo Milani, non c'erano strade, acqua, luce e scuola. All'epoca la popolazione di Barbiana ammontava a 40 persone. Per Don Lorenzo Milani il periodo di Barbiana fu un vero e proprio esilio ecclesiastico: un sacerdote di 31 anni mandato lassù per farlo tacere dato che nel suo apostolato applicava il Vangelo senza alibi e compromessi..." da http://www.donlorenzomilani.it/
LA MEMORIA GENERA SPERANZA
Giornate dedicate a Don Lorenzo Milani ed alla Scuola di Barbiana
28-29-30 maggio 2010-Vicchio
OGGI, 30 maggio, IX EDIZIONE DELLA MARCIA DI BARBIANA
Vicchio e il Mugello si stringono nuovamente intorno alla figura di Don Lorenzo Milani e alla Scuola di Barbiana.
Un appuntamento sentito da tutti coloro i quali credono che un’altra scuola sia possibile, un’altra società edificabile.
Oggi nella nostra società si acuiscono le disuguaglianze sociali ed economiche, prevalgono le logiche del più forte e si diffonde un’idea selettiva e autoritaria dell’educazione ridimensionando le risorse umane e intellettuali.Un messaggio diverso si leva da Barbiana: un messaggio contro gli egoismi e le separazioni, l’intolleranza e il
razzismo, contro le derive consumistiche che pervadono il sistema sociale.
Da Barbiana si riafferma una cultura educativa democratica, solidale, comunitaria, nel rispetto delle diversità.
Una scuola sana, figlia di Barbiana, chiede di essere ascoltata.
Chiede uguaglianza delle opportunità e libertà, promozione del confronto e del dialogo.
Chiede un Paese che ami i propri figli e per questo non li affidi alla superficialità degli spot, abbandonandoli alla paura del futuro.
A questa Scuola parleremo con il silenzio dei nostri passi......." Dal sito del Comune di Vicchio.
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Grazie alla mia amica Mariella Iannicelli per le informazioni. Oggi sarò là. Non fisicamente...ma ci sarò.
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Come hai già detto:sempre maestra resti e da maestra ti dico che sono contenta di averti conosciuta e di leggere le tue riflessioni(momento di commozione...vabbè...lasciamelo passare).
RispondiEliminaGrazie Mimì.Riflettendo su questi valori mi capita di immalinconirmi per non avere una ventina d'anni in meno e poter ancora "sgomitare" nel mondo della scuola: ora ce n'è tanto bisogno.
RispondiEliminaCara Sandra,
RispondiEliminaanche mia figlia insegna e mi dice che la scuola è diventata negli ultimi anni sempre peggio, sempre peggio. Che tristezza. Il luogo dove i nostri nipoti dovrebbero assorbire cultura, civiltà, senso di solidarietà per tutti gli uomini.
A proposito di nipoti, grazie della tua visita. Ho due nipotine adottate e, come te, ho nodi che si avviluppano dentro di me e mi stringono il cuore e l'anima quando penso a loro. Una maternità nuova e diversa, ma altrettanto potente, colma di struggimento.
Ciao Sandra,
RispondiEliminala scuola é in crisi da noi (in Ungheria). Le parole di Don Lorenzo Milano possono dare forza. Peró é la triste veritá che aumenta il numero dei ragazzi difficili. Cosí la situazione degli insegnanti é sempre piú complicata e il loro lavoro non é riconosciuto come dovrebbe essere.
Ti invio tanti baci
con la mia tesi sono stata in un istituto superiore...mi sono accorta di quanto i ragazzi in realta' vengano poco seguiti nell'istruzione vera e propria...e di quanto non esista dialogo in molti casi con le famiglie....spero' che qualcosina(i miracoli non sono possibili in questi casi) possa cambiare per il bene dei ragazzi e per la futura speranza di genitori distratti e immaturi
RispondiEliminaciao cara sandra a presto^_^
...guarda...ho parlato ieri con una signora che lavora come cuoca in un asilo..e mi dice...che non ci sono pìù le insegnanti di una volta....non condivido...credo che sia solo un problema di sensibilità...con i bambini serve essere una madre...nel vero senso della parola...quante madri...non sono madri.
RispondiElimina....scusami della mia riflessione.
Tu...sei una MAESTRA...e lo si legge.
ciaooo Vania
La scuola, per come si sta impostando, dà molta preoccupazione a chi crede che sia sui banchi di scuola che si devono formare gli animi !! io mi auguro che tanti ascoltino la voce di Barbiana e che ci siano altre scuole come Barbiana, a farsi sentire!!
RispondiEliminaUn bacio
Ciao Ambra. Ha ragione tua figlia: la scuola vive un periodo difficile. Ricordo le frustrazioni dei miei ultimi anni...come se tutto un patrimonio di conquiste andasse velocemente sgretolandosi. Ma dobbiamo essere ottimisti: di bravi genitori e di bravi insegnanti ce ne sono tanti...
RispondiEliminaE' vero , Caterina, a scuola aumenta no le situazioni di difficile gestione: me lo ricordo bene! Qui da noi queste difficoltà sono, ultimamente, inversamente proporzionali alle risorse: senza via d'uscita, se si continua così.
RispondiEliminaE' vero Mimì, sono tanti i genitori immaturi, disarmati e senza autorevolezza nei confronti di figli che crescono ...come smarriti!E molto, molto soli pur con tutti i gadget più costosi e "ultimo grido". Ci sono anche tanti insegnanti disamorati del loro lavoro...Qualcuno ha chiamato tutto ciò "flussi e riflussi" della storia, credo.
RispondiEliminaNon si deve stancare di aver fiducia e di lottare chi crede in qualcosa di diverso.
Ciao.
Ciao Vania , grazie per il tuo commento. Capisco cosa intendi: l'insegnante, soprattutto quello della scuola dell'obbligo ( ma io direi tutti!) sono prima di tutto degli EDUCATORI.Ovvio che debbono errere professionalmente impeccabili nel loro ambito...ma se rinunciano ad essere educatori , pur con preparazione da 110 e lode, non saranno mai bravi insegnanti.
RispondiEliminaCiao Paola, nei primi anni davvero si forgiano le persone di domani: una gran BELLA responsabilità.
RispondiEliminaCaio e buona settimana anche a te.