Capolavoro del Romanico eretto nel 1099.
Opera dell'architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo.
Tra i secoli XII e XIV vi lavorarono i Maestri Campionesi.
Dichiarato Patrimonio dell'Umanità, nel 1997, dall'UNESCO.
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Dal LIBRO DI PIETRA, la pagina di oggi:
Re Artù all'assalto del castello
Lungo il fianco nord del Duomo si apre la Porta della Pescheria.
Deve il suo nome all'antica presenza in loco del mercato del pesce.
Questa piccola porta si affaccia direttamente sulla Via Emilia ed era quella più facilmente accessibile a poveri e viandanti
E' interamente istoriata: gli stipiti, l' architrave e...
L'ARCHIVOLTO: è questa la pagina di oggi!
Nell'archivolto è descritto l'assalto di Artù di Bretagna e due schiere di cavalieri,
una a destra ed una a sinistra,
ad un castello posto al centro
dell'arcata.
In questo castello Murdoc tiene
in prigionia Winlogee.
ad un castello posto al centro
dell'arcata.
In questo castello Murdoc tiene
in prigionia Winlogee.
Re Artù arriva in suo soccorso.
Una scena come questa aveva lo scopo di esortare ad azioni virtuose narrando le gesta leggendarie dei cavalieri.
Questa è, in odine temporale, la prima rappresentazione in Europa del ciclo bretone: 1110/1120 . Precede le "testimonianze" scritte!
Ed è la dimostrazione di quanto fossero diffusi i racconti orali di queste gesta.
Sulla sinistra stanno un cavaliere e Isderno con la sua stupefacente armatura.
A destra Galvagino, Galvario e il siniscalco fanno parte del seguito.
A difesa del castello ci sono il fante Burmalto e il cavaliere Carrado.
Tutti i nomi sono scolpiti nella cornice dell'architrave.
Il primo che scrisse di Artù fu il monaco Geoffrey di Monmouth intorno al 1135. Lo descrisse come un re che a capo dei Britanni riuscì a sconfiggere valorosamente i Sassoni in varie battaglie.
Hanno poi aggiunto "particolari alla storia":
-Chretienne da Troyes con i suoi cinque romanzi cavallereschi, tra il 1160 è il 1190;
-Robert Vace, 1155 circa, che fu il primo a parlare della Tavola Rotonda e a chiamare Excalibur la
spada di Artù;
-Thomas Malory, che nel 1459 scrisse sulla morte di Artù: proviene da qui la sceneggiatura del film
"Excalibur" ;
- Alfred Tennyson, che ne parlò nel 1885 in una celebre raccolta di poesie;
- ...e moltissimi, moltissimi altri .
Tutti quanti hanno contribuito ad accrescere la fama di questa leggenda.
Questa "storia di pietra" ha, per me, un grande fascino per l'argomento cui è legata.
E che dire dell'abilità interpretativa dello scultore?
Davvero una bella "pagina" per uomini e donne dell'epoca.
Davvero una bella "pagina" per uomini e donne dell'epoca.
ops! Ho perso il commento precedente, non so come!
RispondiEliminaDicevo, il Duomo è già una meraviglia al primo colpo d'occhio e i dettagli non fanno altro che esaltarne la bellezza.
Adoro le storie legate alla leggenda di re artù
la "storia di pietra" mi è davvero piaciuta, ha un fascino antico tutto da decifrare!grazie per avermela fatta conoscere!
RispondiEliminaCara Sandra, cosi "stuzzichi" la mia passione .
RispondiEliminagrazie per questo bellissimo post accompagnato da immagini e storia che non conoscevo.
Bacio
ciao.
Bello il tuo Duomo e magnifiche le sculture.
RispondiEliminaRe Artù mi ha sempre affascinata...
Buona notte, Sandra
Caspita è veramente una bella "pagina" tratta dal LIBRO DI PIETRA e tutta quanta ti avvince fino all'ultima parola. Sono andato di corsa perché volevo arrivare alla fine, ma la rileggerò.
RispondiEliminaBravissima Sandra.
Grazie a tutti voi:Angelo.Laura, Rosy,Erika e Aldo! Quest monumento è una fonte pressochè inesauribile di belle storie.
RispondiEliminabellissimo! Sia la storia che le sculture!
RispondiEliminaMi piace tanto leggere le tue piccole storie storiche,questa di re Artù sa anche di magìa.
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