***************************************************************************************************************************************************************************
*TRADIZIONI*LETTURE*RICORDI*
POESIE*PITTURA E
ARTE
*STORIA E
STORIE*VIAGGI*FOTOGRAFIE*MUSICA*RICETTE*CHIACCHIERE*UMORISMO*RIFLESSIONI*SOGNI E DESIDERI*AFFETTI*PASSIONI ... tutto ciò che rende interessante la vita.
Perché "...sono cortesie minuscole, un fiore, un boccio, un libro, sono loro a deporre i semi del sorriso..." Emily Dickinson
**************************************************************************************************************************************************************************

domenica 14 febbraio 2010

La primavera è ancora lontana.


La mia nonna Ernesta diceva "Per San Zemian dò ori agh'fan".
Cioè a dire "Per San Geminiano la giornata si allunga di due ore".
Di solito un paio di settimane dopo la festa del Patrono si inizia a pensare alla primavera.
E' pur vero che febbraio qui da noi è di solito  un mese freddino ma, comunque , le brezze marzoline non sono poi tanto lontane.
Almeno così si comincia a sperare. 
Senonchè
... NEVE....NEVE....NEVE...
Della primavera  manco l'ombra.
Quindi l'atmosfera profondamente invernale di queste settimane mi ha riportato al capodanno trascorso  in Lorena e Alsazia con base a Metz,  Francia.
Cinque belle giornate  insieme ad amici.
Da sinistra: Monsieur Gorse ,  Monsieur  e Madame Labandji ,Franco ed io, Madam Gorse.

Lorena ed Alsazia sono regioni nel cuore dell Francia divise dalla massiccia ossatura dei Vosgi. 
Questa magnifica regione (ma d'altra parte tutta la Francia è bellissima) porta i segni delle  lotte secolari tra Francia e Germania: città fortificate, castelli, cimiteri di guerra...
Da queste parti sono transitati Giulio Cesare, Unni, Alemanni, armate del Sacro Romano Impero, Polacchi, Svizzeri, Svevi, bandiere napoleoniche, eserciti prussiani.... Tra la fine dell' Ottocento e la metà del Noveceto l'Alsazia passò di mano quattro volte. Un po' di qua e un po' di là. Un po' Francia e un po' Germania. L'impronta tedesca, nell'Alsazia dalle poche città e dai mille villaggi, è riconoscibie nei tetti aguzzi delle case, nei davanzali fioriti e nelle facciate a graticcio. La Lorena è molto più industrializzata e per certi versi più francese e con accentuata "aria Parigina" in alcune città come Nancy o la stessa Metz. 

Metz  si trova nel punto in cui la Seille confluisce nella Mosella, nell’omonimo Dipartimento, di cui la città è il capoluogo nonché il principale centro.

La cattedrale di St-étienne è tra le più belle cattedrali gotiche di Francia; fu iniziata verso il 1250 inglobando una preesistente chiesa romanica e terminata nel 1522. La facciata fu rifatta nel 1903.  Ci sono, nel transetto sinistro, le vetrate di Marc Chagall (1960-63)......
...davvero magnifiche.....

....purtroppo danneggiate nel 2008 durante un furto. 

Metz è geograficamente collocata non lontano dal confine con la Germania .
Proprio l’occupazione nazista di Metz, insieme a quella di Sedan, causò l’ingresso della Francia nel secondo conflitto mondiale.


 Inoltre, in virtù della sua vicinanza anche al Belgio e al Lussemburgo, la città è da sempre al centro di importanti traffici commerciali e culturali tra la Francia e le nazioni limitrofe.   Avvicinandosi al confine con la Germania è maggiormente diffuso l’uso del tedesco.
  
Eravamo già stati qui un paio di estati fa, in camper, insieme agli amici romani Daniela e Nino.
Avevamo conosciuto una bella città fiorita e vivace.

Il clima è continentale quindi lo scorso gennaio ci faceva un freddo cane!
La bella atmosfera natalizia, però, ci ha reso gradevole passeggiare per le strade.



Metz fu un importante  centro gallo-romano; divenne capitale in epoca merovingia (Mettis). Nell'843, quando l'impero di Carlo Magno venne diviso, a Lotario fu dato il territorio  chiamato Lotaringia, la futura Lorena.

Fu città libera in epoca medievale.

Nel 1552 fu occupata dal re francese Enrico II e divenne formalmente francese con il trattato di Westfalia del 1648.

Nel 1870 fu ceduta alla Germania  alla quale rimase legata fino alla fine della prima guerra mondiale. Poi conobbe un ulteriore occupazione tedesca negli anni 1940-44.


Magnifica la passeggiata-belvedere sulla Mosella; d'estate è tutta un fiore.

Adoro fotografare i paticolari

Particolare di porta, in ferro battuto verniciato di bianco.

Nella cattedrale......


..................
L'ultimo giorno, rientrando in macchina in Italia, abbiamo sostato in Alsazia.

ATMOSFERA NATALIZIA PERCORRENDO LA VIA DEI VINI
I vitigni (cépage) che producono il famoso vino alsaziano sono sette e li adoro tutti!
Pinot bianco, delicato e corposo; il tokay pinot gris, secco e dal gusto deciso; il riesling, in grado di invecchiare molti anni; il pinot nero, unico rosso alsaziano;il muscat d'Alsace, secco, leggero, fruttato; il gewurztraminer, vigoroso e profumato.  Ovviamente non abbiamo lasciato questa zona senza qualche bottiglia !! 
Lascio parlare le immagini


Anche la gastronomia di queste parti è DAVVERO INTERESSANTE.
Lasciando da parte le meraviglie dolciarie da me fotografate in una spettacolare pasticceria...
...che dire del paté de foie gras?

Già i romani ingrassavano le oche con fichi zuccherini, pane e latte per rendere morbido e delicatamente saporito il loro fegato. Ma fu solo verso il 1780 che Jean Pierre Clause , cuoco lorenese del maresciallo Contades, ebbe l'idea di cuocere il fegato intero avvolgendolo in una specie di pasta sfoglia. Il piatto fu presentato anche  Versailles e venne accolto con entusiasmo da Luigi XVI.

Serata a Obernai

...affascinante borgo ai piedi dei Vosgi, in parte cinto da mura.

 



















Bella la caratteristica place du marché e le strade attorno: case a graticcio dal tipico tetto a spioventi.









Belli gli affreschi con i costumi alsaziani....



...quanta austera eleganza!

Mustafa, Zora, Elisabeth e Jean...insieme a noi lungo le vie di Obernai.

^^^^^^^^^^^^
Laciando metz e la Lorena,  lungo la via del ritorno verso l'Italia, abbiamo percorso le strade provinciali alsaziane e sostato, tra gli altri, in un villaggio classificato tra i più belli di Francia.

Riquewhir (pronuncia: Riscvìr)
Si trova nella regione vinicola del Riesling.


Bellissimi i vitigni sotto la coperta invernale.

Fa molto, molto, molto freddo ...congelano mani e orecchie!









Il centro è abbellito da una lunga serie di case colorate e a graticcio.
















Scorci e particolari che non posso evitare di fotografare







Qui ho visto la più bella collezione di decorazioni natalizie mai incontrate prima.
Ogni porta, finestra,finestrella, pertugio... è decorato magnificamente.





















Si va via a malincuore: ogni decorazione sarà, all'imbrunire, sicuramente illuminata. Peccato non vedere.

PER IL PROSSIMO NATALE VORREI TENTARE QUALCOSA DI SIMILE ANCHE A CASA MIA.

2 commenti:

  1. Quelle finestre e quei balconi!!!!
    Cristiana

    RispondiElimina
  2. Hai visto, Cristiana...davvero come in una favola per bambini. Grazie per questo commento...due anni fa parlavo proprio da sola...ah...ah...ah!

    RispondiElimina

Considerazioni, riflessioni e commenti sono molto graditi. Grazie.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...