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lunedì 17 maggio 2010

LA NOTTE EUROPEA DEI MUSEI

La scorsa notte(15 maggio) in diverse città di tutta Europa i musei sono rimasti aperti fino a tarda notte.

Un evento di rilevanza internazionale, lanciato per la prima volta nel 2005 dal Ministero della Cultura Francese e successivamente proposto ogni anno per volontà del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Si è trattato di una serata speciale fra i musei e i luoghi della cultura delle città d'Europa, un’occasione unica in grado di coinvolgere anche un pubblico più giovane e normalmente distante da tali contesti.

Anche qui a Modena è stata una nottata, un po’ (tanto!) piovosa, ma speciale.

Tra le innumerevoli possibilità di visita, ho scelto

LA GHIRLANDINA

Ghirlandina è il nome con il quale i modenesi indicano la Torre Campanaria del Duomo.

Da qualsiasi direzione si acceda alla città, la torre è sempre visibile grazie ai suoi quasi novanta metri di altezza.
La grande elevazione, dovuta alla continua rivalità tra la città di Modena e la città di Bologna, la rende monumento simbolo della città.
La sua costruzione inizia presumibilmente nel 1099, insieme alla cattedrale, ad opera dell’architetto Lanfranco e in una città che a quel tempo contava più o meno 12000 abitanti.
Questa piccola comunità si impegnò nella realizzazione di un’opera talmente bella da essere ancora oggi un esempio molto significativo dell’architettura romanica. Tanto significativo da meritare il riconoscimento i Patrimonio dell’Umanità.
La Torre è da circa due anni sotto restauro e quella della scorsa notte è stata una bella occasione per visitala.
Perchè il nome "Ghirlandina" ?
Ci sono diverse idee sull'origine di questo nome. Una lo attribuisce alle due balaustre che ne cingono la cima


ottagonale come due ghirlande; l'altra sostiene che gli ebrei,emigrati qui dalla Spagna a partire dalla fine de XV secolo, l'avessero soprannominata "Giraldina" per la sua somiglianza con la Giralda(Ghiralda, in spagnolo) di Siviglia.
La nostra torre è , all'esterno, uno stupefacente mosaico: è rivestita da ben diciassette varietà di pietre, alcune provenienti da paesi molto lontani; un mosaico di oltre diecimila "conci" per la maggior parte ricavati da antichi edifici soprattutto di epoca romana.
La scorsa notte sono entrata nella torre e nella prima sala, dopo il pesante cancello che difende l'ingresso,



 eccola: LA SECCHIA!
Appesa la centro del soffito pende copia(l'originale è gelosamente custodita nel Palazzo Comunale)

della trecentesca "secchia", oggetto di contesa tra modenesi e bolognesi, resa celebre dal poema di Alessandro Tassoni, scrittore e poeta modenese.
"Siamo nel 1325 e tra Modena e Bologna, eterne rivali, si combatte

l'ennesima guerra. Durante la battaglia di Zappolino, un gruppetto di
modenesi insegue i nemici fin dentro le mura di Bologna e ne riporta, quale trofeo di vittoria, una secchia di legno rubata da un pozzo. Di qui inizia una comica vicenda che vede come protagonisti, oltre ai comuni mortali, anche gli dei dell'Olimpo pronti a parteggiare un po' per gli uni e un po' per gli altri. La secchia contesa tra le due città si trasforma nella vera causa della guerra e così tra imboscate, scaramucce , beffe e offese si dipana una storia esilarante dove ne succedono di cotte e di crude.." (da "Giocoguida Duomo di Modena", ed.Altrenative)
  
 
 
 
 
La scalata prosegue fino al quinto piano.
Si rprende fiato nella Sala dei Torresani, un tempo abitata dai custodi
 
 
 
 
 
 
 
 
Qui splendidi capitelli
dei Maestri Campionesi.
 
 
Due di essi narrano la storia
di un giudice corrotto.
 
 
E poi di nuovo su, su, su
oltre la cella campanaria
che contiene "al campanòun" il
campanone o campana grande e
la campana di S. Omobono co-protettore
della città insieme a San Geminiano.
La campana grande è del 1639 e la mezzana
è del 1350.
 
La sosta finale è stata piacevolmente allietata da un duo di flauto e chitarra alle prese con magnifici "pezzi" di musica medioevale: l'atmosfera davvero magica che si è creata ha reso la serata indimenticabile.






 Eccomi qui, in ascolto,ad ammirare la magnifica scala di legno che arrampica le pareti della cuspide.






Non salivo lassù da una cinquantina d'anni. Mi ci portò la mia nonna una mattina d'inverno incoraggiandomi a salire quei ripidi gradini tenendo la mia mano al sicuro nella sua.
 
..."Modana siede in una gran pianura
che da la parte d'austro e d'occidente
cerchia di balze e di scoscese mura
del selvoso Apennin la schiena algente;
Apennin ch'ivi tanto a l'aria pura
s'alza a veder nel mare il sol cadente,
che su la fronte sua cinta di gielo
par che s'incurvi e che riposi il cielo"...
Alessandro Tassoni "La SecchiaRapita"


Cecilia Bartoli in
"Questo guajo mancava"
da
"La Secchia Rapita" di Antonio Salieri
BUON ASCOLTO

12 commenti:

  1. Deve essere stata bellissima questa scalata notturna premiata infine dalla voce di flauto e chitarra.
    E splendida voce quella della Bartoli.
    Grazie Sandra di questo post che ci hai dato.

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  2. Grazie Mille per il post molto interessante...belle anche le fotografie..sai che sono un pò fissatina.

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  3. Buongiorno Sandra,
    grazie per la visita virtuale alla ghirlandina.
    Non ho mai visitato Modena, credo lo farò entro la primavera me ne hai fatto venir voglia.

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  4. Grazie Ambra. Certi luoghi,di notte, offrono grandi sufgestioni. Ciao.

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  5. Grazie Laura, sei gentile. Per la verità non sono proprio bellissime, secondo me.Ma se lo dici tu che sei davvero brava...GRAZIE.

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  6. Buongiorno cara Mimì, che bella notizia! Mi raccomando : se vieni in città non mancare di "farmi un fischio"!!!

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  7. Che bella la visita notturna alla Ghirlandina, deve essere stata davvero emozionante!

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  8. Buongiorno Sandra,

    Come da suggerimento di Ambra ricambio la visita al tuo Blog, e scelgo proprio questo tuo post per lasciarti un saluto
    Quale miglior occasione per salutare un'incontro - questa volta del tutto giocoso - tra noi bolognesi e voi modenesi, se non attraverso la Secchia?
    Un incontro ovvero tra Mòdna et Bulagna?

    ;o)

    Mirco
    :o)

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  9. Ciao Mirco, ma che piacere!!!
    Evviva gli incontri tra Mòdna e Bulàgna!!!
    A presto, anzi prestissimo: tieni d'occhio il blog.

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  10. Bellissimo post, Sandra!!!
    Meravigliose le metope e le altre immagini accompagnate da altrettanto meravigliose voci e musiche che hai scelto con grande finezza!
    Grazie e ancora grazie!!!

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  11. Ti ringrazio moltissimo Annamaria per la pazienza e la voglia di esplorare l'archivio!

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Considerazioni, riflessioni e commenti sono molto graditi. Grazie.

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