
Penso che siano stati letti da pochi...
Per la Giornata della Memoria di quest'anno, ho ripescato tra i miei file (ringrazio l'amico Massimo che me lo ha ricordato) un messaggio che alcuni anni fa il mio Direttore Didattico inviò per l'occasione alle famiglie ed agli operatori scolastici tutti.
Si tratta di un testo abbastanza noto, già allora qualcuno di noi lo conosceva; ma avere avuto la sensibilità di porsi come Educatore tra Educatori, diffondendolo in quell'occasione, lascia perfettamente intendere il clima positivo e costruttivo che ho avuto la fortuna di vivere nel mio recente passato di insegnante (sono in pensione da un anno e mezzo), anche grazie a questo Dirigente.
Ecco il testo:
"Il preside di un liceo americano sopravvissuto alla Shoah scriveva ogni anno ai suoi insegnanti
Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento.
I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere:
camere a gas costruite da ingegneri istruiti;
bambini uccisi con veleni da medici ben formati;
lattanti uccisi da infermiere provette;
donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università.
Diffido, quindi, dell’educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non devono mai produrre mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani.
La nostra scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico obiettivo che è la crescita della persona.
Solo così si capisce che cosa significa una scuola capace di consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, di accompagnare il bambino ed il ragazzo nella scoperta del senso, e di promuovere la capacità di innovare e di costruire il futuro che ogni singola persona ha.
Io mi ostino a non accettare una scuola che persegue soltanto l’utilità del momento storico e dell’attimo fuggente, rinunciando ad aiutare lo studente ad essere ciò che è e a costruire nei diversi contesti". Davide Chiappelli, Direttore Didattico del 9° Circolo di Modena- 27 Gennaio 2007.
NOTEVOLE, VERO?
Questo per dire che importanza abbia l'educazione nei confronti delle diversità e delle differenze. Non solo , dunque, ricordo e condanna di immani orrori del passato ma un vivere quotidiano che non discrimini. E mi riferisco a ebrei, sì, ma anche a Rom, immigrati di ogni etnia, portatori di handicap (o diversamente abili, come si dice ora)e "pseudo-diversi"di ogni tipo.
Per chi avesse tempo e voglia, segnalo anche Il cartone animato vincitore del concorso nazionale “I Giovani ricordano la Shoah” realizzato dagli alunni delle classi IV A/B del III circolo didattico “G. Mazzini” di Bari, che il 27 gennaio, Giorno della Memoria, saranno premiati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale.
"...Il racconto, Franco S., narra la storia di un giovane di Ferrara di 16 anni, deportato a Fossoli e poi a Buchenwald. Dopo il lavoro di ricerca storica, i bambini hanno creato un diario, disegnato tutte le scene e inserito nell’album foto, immagini e documenti..."
Se avrete la pazienza di sopportare i pochi attimi pubblicitari inseriti all'inizio,vi commuoverete.
Inoltre , per chi abita a Modena o nelle vicinanze, segnalo:
"La nostra lingua
manca di parole
per esprimere questa offesa"
***
Giornata della memoria
27 gennaio 2011
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, ore 21
Se questo è un uomo di Primo Levi
letto in dieci lingue.
letto in dieci lingue.
In ebraico, sloveno,ungherese, arabo, francese, Inglese, italiano, polacco, russo, tedesco.
“Questa volta, ancora una volta, torniamo al libro che non dimentichiamo.
Torniamo al libro che ha avuto la fortuna di trovare tanti lettori: chi l’ha scritto voleva, prima di tutto, essere ascoltato. Torniamo al libro che è andato in giro per il mondo, che ha sciolto la sua lingua in altre lingue per dar luogo alla possibilità di nuovi incontri”
Torniamo al libro che ha avuto la fortuna di trovare tanti lettori: chi l’ha scritto voleva, prima di tutto, essere ascoltato. Torniamo al libro che è andato in giro per il mondo, che ha sciolto la sua lingua in altre lingue per dar luogo alla possibilità di nuovi incontri”
Per informazioni vedere QUI
è un pensiero giusto e corretto quello del sig.Chiappelli.
RispondiEliminaIl rispetto verso un altro essere umano,diverso per razza,religione,ceto sociale o appartenenze politiche,dev'essere insegnato ed inculcato come base principale di una corretta esistenza terrena.
La totalità di un Essere,non può e non deve basarsi solo su insegnamenti,privi di umanità e di comprensione,nell'accettare un individuo anche se diverso da come noi siamo.
Baci
lu
carissima Sanda, è un post che apprezzo e mi è enrato nel cuore sono cresciuta a pane,salame e Villa Emma. Ho avuto la fortuna di conoscere il Dr. Moreali e don Beccari e il figlio del dr. che all'ignoranza mi ha parlato di quello che hanno fatto, ho letto e riletto ogni libro che parlava delle loro storie e ho arricchito mia figlia con queste storie, il libro del coniglio rosa fa parte della ns biblioteca fra tanti consigliati ai bambini. Il pensiero del provveditore agli studi è stupendo per chi come me è cresciuto con queste persone ma ora è un'utopia non si trasmette più nulla ai ragazzi se non quello che c'è scritto nero su bainco sui libri; ma questa è un'altra storia. Grazie per aver ricordato.glo
RispondiEliminaMolto bella quella citazione. Avere tante nozioni non serve a niente se non si è essere umani. Ho letto il libro "Quando Hitler rubò il coniglio rosa. Tantissimi anni fa, mi pare quando frequentavo le scuole medie o superiori.
RispondiEliminaAvevo scritto un commento 55 secondi dopo che tu avevi pubblicato il post e non è apparso. Chissà perché?
RispondiEliminaAd ogni modo ho scritto che quella lettera che ogni anno il preside del liceo americano scriveva agli insegnanti andrebbe affissa in tutte le scuole del mondo.
Sono contento di essere diventato "soltanto" un essere umano.
Un grande lavoro quello degli insegnanti e dei bambini della scuola Mazzini di Bari e una grande lettera quella del preside del liceo americano...bisognerebbe ricordarla ogni giorno!
RispondiEliminacara sandra, grazie, ancora una volta, per i tuoi pensieri, per quello che ci racconti, per quella tua anima da educatrice di menti aperte e disponibili alle differenze. spero non ti dispiaccia se riporto questa lettera sul mio blog...ma conoscendoti un po', so che ne sarai felice...facciamo circolare le buone idee e le buone intenzioni! giusto?
RispondiEliminaBisognerebbe diffondere quella lettera in tutte le scuole e ricordare tutti i giorni cosa è stata la Shoah,stanno saltando fuori sempre più negazionisti e abbiamo i nostri ragazzi che non conoscono nemmeno il significato della parola Shoah ,non sanno nulla di quel terribile periodo della storia più recente.
RispondiEliminaGrande post, il tuo, grande Sandra!
RispondiEliminaVa sempre ricordato per non dimenticare....Mi associo in toto Sandra.ciaooooo
RispondiEliminaIl tuo bellissimo post mi ha commosso,come insegnante,in pensione da 10 anni,condivido in pieno il pensiero del dirigente scolastico,senza conoscerlo mi sono sempre sforzata di mettere soprattutto umanità nell'insegnare e i miei ex alunni me lo ricordano ancora,mi chiamavano "la prof dei diseredati"baci
RispondiEliminaBello che tu sia partita dalla tua esperienza di insegnante. E' nello spirito della lettera in qualche modo. Partire da ciò che si conosce per esperienza diretta aiuta a comprendere. Un caro saluto.
RispondiEliminaUn post ricco di emozioni, di informazioni che ci aiutano a non dimenticare.
RispondiEliminaGrazie, cara Sandra!
Erika
Ciao Sandra,
RispondiEliminaho finito proprio di ascoltare sulla 7 Paolini che proprio trattava questo tema proprio per non dimenticare.
Sandra, io ho avuto il mio babbo internato per nove mesi nel campo di concentramento di Buchenwald e non voglio dimenticare MAI.
E' giusto che gli insegnanti raccontino ai loro allievi quanto successo perchè la memoria è importante.
Ciao carissima ti abbraccio forte.
Bruna
P.S vedo dalla tua foto che anche tu la sciarpa non la porti...a cappio...ahahahah
Una lettera così intensa e piena di quei valori che si stanno dissolvendo nella mente delle persone e soprattutto dei ragazzi, sarebbe davvero da diffondere in tutte le scuole...intanto se posso la pubblico nel mio blog!! :-)
RispondiEliminaGrazie Sandra
A cosa servono tante parole se non dire:
RispondiEliminaGRAZIE!!!
Grazie per averci donato queste "perle di memoria" che non devono MAI essere dimenticate!
Grazie...un abbraccio. Ciao. NI
Grandezza d'animo e di vedute in ogni protagonista positivo di questo tuo post, a cominciare da te!
RispondiEliminaMi ricordo molto bene il messaggio del nostro Dirigente...la memoria va coltivata. La memoria di tutte le stragi, le persecuzioni, le ingiustizie. Solo qualche giorno fa qui abbiamo ricordato Martin Luther King Jr e l'anno scorso in quinta avevo lavorato su un libro su di lui"Martin's Big Words" che ha veramente colpito i ragazzi. Vedessi cos'è saltato fuori...beh, te lo puoi immaginare. Il libro della Kerr lo conosco, ma in inglese (mi ricordo di averlo trovato per caso in un bookclub dove acquistavo per posta mensilmente, tanti anni fa, prima di internet). E a proposito di genocidi un po' dimenticati e da non dimenticare, recentemente ho letto, di Antonia Arslan, "La masseria delle allodole", sul genocidio degli armeni.Merita. Grazie, come sesmpre, per le tue "pietre". Raccolgo e rilancio...
RispondiEliminaciao sandra ,complimenti per questo grande post!!
RispondiEliminabaci, buona giornata! :)
CHE BEL POPST... TOCCA TANTISSIME CORDE DEL MIO CUORE.
RispondiEliminaMi rammarico di non aver potuto vedere Marco Paolini, ieri sera.
Al suo spettacolo (che spero si potrà reperire da qualche parte).
Il nostro impegno educativo (se cis entiamo "educatori" a prescindere dalla professione) è quello di ricordare e far conoscere.
Scusa l'intrusione... Buona giornata!
Ho scritto come una disgrafica... Scusa anche per questo.
RispondiEliminaNo, non possiamo e non dobbiamo dimenticare!
RispondiEliminaFondamentale è l'educazione. Ma questa scuola insegna davvero i valori umani? Oppure insegna la competitività...la lettera dovrebbero leggerla in ogni scuola.
RispondiEliminaSandra, una lettera che mi ha dato dei brividi per le sue verità
RispondiEliminaChe brutta pagina che l'umanità ha scritto e ancora continua.
L'uomo non imparerà mai la sua presunzione è il suo limite più grande.
Grazie per questo post doloroso ma necessario
Ciao
Un post che mantiene viva memoria e ricordi...
RispondiEliminaCinzia
Sandra GRAZIE. E basta!
RispondiEliminaHo visto il cortometraggio dei bambini di bari ed ho letto la lettera... sai che non so che commento lasciare? "Quella" storia mi fa troppo male immaginarla, scusami ma credo di non essere all'altezza di scrivere due parole...
RispondiEliminaCecilia
grazie sandra..e come dimenticare?
RispondiEliminaPer questo giorno molto importante aspettavo da te un post importante,proprio ciò che hai realizzato Sandra,non ti smentisci e ti dico "Grazie"...mi hai sorpreso e commosso.Ti abbraccio forte forte...
RispondiEliminaE' importantissimo mantenere viva la memoria di ciò che è stato, specialmente nelle scuole, perchè le giovani generazioni, che sono la speranza del futuro, conoscano, comprendano, non dimentichino.
RispondiEliminaPer questo il ruolo degli insegnanti è fondamentale e tu puoi essere ben orgogliosa di te stessa.
Ecco, faccio anch'io un salto, imperdonabilmente ritardatario, qui da te. Ma con un post così non si può non alzare almeno la mano per dire: "Presente!"
RispondiEliminaA presto.
Notevole e molto significativo il tuo post cara Sandra. Grazie di essere passata da me, un abbraccio
RispondiEliminaCiao Sandra ,condivido completamente il Tuo post e il Tuo pensiero.
RispondiEliminaOltre che ricordare, bisogna capire come si è arrivati a questo.
I Nostri figli e nipoti devono crescere senza nessun odio nel cuore. E'Nostro compito insegnarglielo.
Un abbraccione.
Carissimi
RispondiEliminaLu
Gloria
Claudia
Aldo
Alessandra
Maestra Laura
Franz
Stella
Gabe
Giacynta
Erika
Diana.Bruna
Sabrina
Ni
Adriano
Francesca
Nanussa
Kaishe
Davide
Rosy
Cinzia
Laura
Cecilia
Lucrezia
Krilù
Zio Scriba
Paola
Adamus
vi avvolgo tutti in un virtuale ma sincero abbraccio di ringraziamento. Grazie per i vostri bellissimi commenti, grazie per la vostra presenza. Grazie a chi ha voluto rilanciare la lettera contenuta nel post. La giornata della memoria è alle spalle, oggi è un altro giorno. Sicuramente non sono la sola ad avere notato quante siano le "giornate dedicate", nell'arco di un anno...praticamente quasi non passa giorno che non sia dedicato a qualcosa. Dovrebbe fare riflettere. Se abbiamo bisogno di tantie giornate speciale vuol dire che siamo ben lontani da....!E poi in queste occasioni la retorica è sempre in agguato. E il giorno dopo? Si volta pagina. Invece, accidenti, l'intolleranza serpeggia ovunque . Ciò che dichiariamo in queste giornate speciali non è facile tenerlo a mente ogni giorno.
Grazie ancora a tutti.
Sono di passaggio veloce, bellissimi i commenti dei tuoi amici Sandra, volevo solo dire a Kaishe che sabato 29 su la sette in prima serata andrà in onda la replica del programma di Paolini.
RispondiEliminaUn saluto a tutti
Massimo
I veri valori devono essere trasmessi anche dalle famiglie.In alcuni casi molti genitori,insegnono razzismo e odio verso gli immigrati.Cosa potra mai diventare da grande?Inoltre troppi politici ,usano un linguaggio xenofobo e poi hanno anche il coraggio di rappresentarci.Ti faccio i miei complimenti per il post,molto interessante.Salutoni a presto
RispondiEliminaMentre lo leggevo e rileggevo - il testo del preside americano - provavo un brivido, un misto di commozione e di dolore. Di dolore perché è difficile pensare che non accadano più soprusi di un uomo verso un altro uomo. Lo vediamo ogni giorno, in tutto il mondo. Ci siamo sempre consolati o giustificati pensando che è la "ignoranza" cioè la non conoscenza oppure la povertà a produrre i mostri, ma non è così. Quel preside me lo ha ricordato.
RispondiEliminaCiao Sandra!Bellissima la lettera con il testo!Vero quanto afferma:far diventare i propri allievi "veri esseri umani" credo sia la piu' grande aspirazione di chi insegna con amore!
RispondiEliminaBello questo post e notevole il cartone animato! Un bacio tua bozzola!