
Il mio ha sessant'anni.
E li dimostra.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide , chiamata Betlemme,
per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perchè non c'era posto per loro nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento.
L' angelo disse loro :"Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.

E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". Vangelo di Luca.
Le casette per il presepe le costruì per me il babbo nei primissimi anni cinquanta.
Inziava a lavorare a ottobre, ogni sera, dopo il lavoro, insieme all'amico Ettore.
La mia preferita è sempre stata quella più grande, con la scala laterale.
Si è perduto il parapetto del balcone ed anche la statuetta che sistemavo sempre in quel punto, l'omino della polenta.
Anche il piccolo ponte, il somarello con il carico di farina, il mulino,...chissà dove sono finiti. Le statuine invece le acquistavamo in una cartoleria che ancora oggi c'è; una ogni anno e non di più.
Mi rimane qualche casetta di compensato tagliata a traforo e assemblata con colla da falegname; osservandole ne sento ancora l'odore.
Mi rimane una manciata di figurine di cartapesta.
Mi rimane la memoria di un uomo taciturno , poco espansivo e buono, che sapeva carezzare con lo sguardo.
Ha un valore inestimabile, affettivo.... un ricordo indelebile ed ogni anno per lei si rinnova!
RispondiEliminaP.s.: Ma il Babbo creava anche i personaggi in cartapesta?
Davvero, Melos. E' proprio così. Grazie per la domanda...ho aggiunto una precisazione : no, le statutine le compravammo in una "storica" cartoleria del centro che ancora oggi c'è. Ma solo una ogni anno perche a quei tempi, pur non essendo poveri,i miei non avevano tanto da "sprecare" .In quella vetrina, quante meraviglie! Sai che lui faceva una faccia da bambino....mi eneva per mano e insieme stavano tanto tempo ad osservare bene quale ci convenissce comprare per quell'anno.
RispondiEliminaGrazie Melos. E, ti prego, dammi del tu.
Grazie per la delucidazione!! Confermo quello che ha detto riguardo suo Papa', puoi avere 10 anni, 20, 30, 50, a me capita cosi', resto sempre tanto ad osservare i pastori, le case, i presepi degli altri!!!E di questo non bisogna mai vergognarsi ne' stupirsi,in un momento della nostra vita dove si stanno perdendo sani principi!!! Fortunatamente riesco a far godere di queste cose anche a mia figlia, a soli 3 anni ha gia' fatto il suo presepe!! ancora grazie... e scusi..... Ciao Sandra!!!
RispondiEliminaChe bello il racconto della venuta di nostro signore attraverso le immagini del tuo presepe,e che bravo il tuo papà a creare le casette.
RispondiEliminaBuona domenica Sandra!
Ciao!
ciao sandra, bellissimo e commuovente questo tuo racconto. Oggi, dove tutto si compra e poi si butta per poi ricomprare, questo è l'esempio di quanto un oggetto conservato con amore, possa smuovere ricordi lontani. Bella l'immagine di tuo papà che lavorava a questo progetto dopo il lavoro. Me lo hai proprio fatto immaginare mentre crea! buona domenica!
RispondiEliminaAnche la mia preferita è quelle con la scala laterale,l'ho pensato appena l'ho veduta,prima ancora di leggere anche tu l'amavi in modo particolare.Che ricchezza è la memoria amica mia!Buona e dolce domenica a te.
RispondiEliminaCiao cara, é veramente un ricordo molto dolce che rimane per sempre. Bellissimo il tuo post come anche il presepe. Si sente giá molto l'atmosfera di Natale.
RispondiEliminaUn bacione e buona domenica
E' preziosissimo, Sandra, e splendido il tuo papà!
RispondiEliminache belle le casette, si vede che sono state fatte con tanto amore!!! bravissimo il tuo papa'!!
RispondiEliminabaci e buona domenica :)
Quanto mi piaccioni i presepi di famiglia datati! Sono parte dei nostri ricordi, dei nostri affetti: un vero tesoro.
RispondiEliminaAnch'io ne ho uno ( tra i tanti in casa) che mi ha regalato la nonna quarant'anni fa. Ci tengo tantissimo
buona domenica
Cara Sandra, anch'io ho nel mio presepe casette costruite dal mio papà e delle statuine di mio nonno. Il tuo è molto bello ma ciò che è più magico in tutto questo, quando ogni anno si tirano fuori dagli scatoloni queste meraviglie, sono i ricordi, i profumi...proprio come dici tu...
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
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erika
Un bellissimo post, Sandra, che mi ha fatto per un attimo pizzicare gli occhi, per la tenerezza e l'amore con cui l'hai composto.
RispondiEliminaUn presepe che ha 60 anni è qualcosa di assolutamente prezioso, per il carico di ricordi che racchiude in sè.
Anch'io ricordo l'odore.
RispondiEliminaBello ed intimo il tuo racconto!
Un bacio
Oh, sì, ricordi di quando si era bambini! Ma qualcosa di quei vecchi bei presepi si conserva, per fortuna,in tante case.
RispondiEliminaQuando si tirano fuori le cose per fare il presepio dagli scatoloni vengono fuori anche i ricordi. Com'è dolce il tuo racconto, le casette sono state costruite certamente con amore e tanta cura. Le statuine di cartapesta non me le ricordo, noi usavamo quelle di terracotta ed ogni tanto se ne rompeva un pezzo... Ciao, Sandra.
RispondiEliminaAnche il mio babbo "geppetta" presepi: GUARDA!
RispondiEliminaQuello che ha fatto per me quando mi sono sposata, da cha abito qui, non ho mai potuto esporlo per mancanza di spazio e non ti sarà difficile immaginare il mio dispiacere. :(
Il tuo ricordo è bellissimo, grazie!
Sandra, che storia struggente! D'altri tempi proprio! Il tuo papà ha trovato il modo per passare con te e la tua famiglia tutti i Natali della vostra vita. Non trovi?
RispondiEliminaUn abbraccio,
Rosa
Davvero una storia toccante... è delizioso questo presepe realizzato con tanto amore... e che belle le tue statuine d'altri tempi.
RispondiEliminaTi auguro uno splendido inizio di settimana
Ciao Sandra! Che meraviglia il tuo papa' ,il presepe e il racconto con le parole del vangelo!!E il tuo ricordo affettuoso!
RispondiEliminaBoh.... mi hai emozionata! Un bason !
in q.sto mondo dove tutto si butta anora nuovo e nulla si conserva q.sto presepe ha un valore inestimabile, molto emotivo ma prezioso...da conservare ancora con cura e cercare di far capire a chi ci sarà dopo il vero valore che non sempre è dettato dal prezzo.glo
RispondiElimina...devo dire...che più del Presepio...la Storia del Papà Falegname è Importante.
RispondiEliminaciao.
Vania
Bellissimo il tuo presepe Sandra...io ne ho scattati vari e mi è venuto in mente...Natale in casa Cupiello...
RispondiEliminaIl mio presepe l'ho ereditato dai miei ,quando il mio papà è morto mia madre decise di non voler più festeggiare il Natale in modo tradizionale con l'albero e il presepe e diede tutto a me non ti nascondo che ogni anno ,quando li tiro fuori mi viene tanta nostalgia e il pensiero ritorna subito ai momenti in cui da bambina eravamo tutti insieme,ora che c'è il piccolino abbiamo iniziato a arricchirlo e ogni anno compriamo qualcosa di nuovo !
RispondiEliminaSicuramente è un ricordo indelebile.Saluti a presto
RispondiEliminaChe bel racconto della tua vita, è tenerissimo...legato a un padre di poche parole che dava tutto per sua figlia e la famiglia. Anche mio padre era di poche parole, mentre adesso è più espansivo e chiacchierone :)
RispondiEliminaNoi non facevamo il presepe, ma solo l'albero che ogni anno aveva qualcosa in più.
Ciao, buona serata
Anche da noi c'erano queste belle statuine e le casette fatte a mano, e le sta conservando mia sorella. Gliele ho cedute da brava sorella minore...ma se devo essere sincera un poco mi spiace.
RispondiEliminaQualche anno fa ho comperato a Napoli, nel famoso rione la natività creata artigianalmente...e tutti gli anni vado orgogliosa del mio acquisto che spero di lasciare ai miei figli (accidenti quanto sto invecchiando...)
Che bello! Grazie per averlo mostrato :-)
RispondiEliminaSe ti va di passare da me, ho pubblicato un piccolo raccontino. Un ricordo del mio zio sul Natale di 60 anni fa.
Francesco, è un caro ricordo.
RispondiEliminaGrazie Laura per il tuo affettuoso commento.
RispondiEliminaMimì, la "casona" con la scala laterale mi è sempre iaciuta un sacco. Mio babbo mi diceva sempre "quando sarai grande te pe farai una così"...
RispondiEliminaCiao!
Ciao Caretina. Ancora non ci credo che arrivi Natale...di nuovo!
RispondiEliminaStella, davvero.
RispondiEliminaGrazie Nanussa. Lui ne era molto orgoglioso.
RispondiEliminaDeve essere davvero bellissimo anche il tuo, Angelo.
RispondiEliminaLa magia è proprio quella, Erika.
RispondiEliminaKrulù, si smuovono mille emozioni.
RispondiEliminaGiacynta, è vero: i ricordi olfattivi sono molto potenti.
RispondiEliminaE spero che questa memoria possa proseguire, caro Adriano.
RispondiEliminaNinfa , è vero. Tra le mie alcune sono di terracotta: le pecore e le caprette. Tutte le altre sono di cartapesta. Lo si capisce dalla leggerezza. Poi, qualche anno fa, una è accidentalmente caduta nel laghetto (una ciotolina in cui avevo messo acqua) e l'ho trovata in poltiglia!
RispondiEliminaScarabocchiolinaaaaa, vengo subito a vedere!
RispondiEliminaRosa, è proprio così. Un abbraccio anche a te.
RispondiEliminaGrazie Mariabei. Buona settimana pure a te.
RispondiEliminaGrazie Rita! Per le tue considerazioni e per tutti i BASON che mi lasci sempre!
RispondiEliminaGloria hai posto l'attenzione su valori davvero importanti.
RispondiEliminaUn paragone molto lusinghiero, Laura.
RispondiEliminaA presto Cavaliere.
RispondiEliminaSì, Giorgia, anche mio babbo invecchiando si era "addolcito".
RispondiEliminaBeh, sì forse viene da pensare che si sta invecchiando, Carla ( ma allora che dovrei dire io?!)però quant'è bello questo pensiero che esprimi?!
RispondiEliminaHo anch'io una Sacra Famiglia acquistata a Napoli una decina d'anni fa...mi piace prprio tanto.
Hai ragione, Vania. E' proprio così.
RispondiEliminaVedi, Chiara, tutto inizia di nuovo e nulla della memoria va perduto. E' questo che conta.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento.
Claudia arrivo al volo!
RispondiEliminaBuona serata
RispondiEliminaUn abbraccio
erika
No Sandra,non ci posso credere..questo Presepe è unico....ha un valore incredibile!!! Tra l'altro si nota una lavorazione particolarissima che purtroppo oggi non si pratica più..è bellissimo!Sei fortunatissima!!Un bacione,buona serata cara Sandra. :)
RispondiEliminaCiao Erika, grazie!! Ho ancora una marea di blog da visitare e tra dieci minuti ho la riunione mensile del mio gruppo di acquisto...non ce la posso fare!!!! :O))
RispondiEliminaShiri è una lavorazione moooolto artigianale.Tecnica sicuramente carente ma tanto amore, quello sì. Grazie cara.
RispondiEliminaMa che meraviglia il tuo presepe, Sandra! E poi un ricordo tangibile del tuo babbo. Qualcosa di prezioso da non perdere.
RispondiEliminaGrazie cara Ambra. Cercherò di lasciarlo al mio nipotino.
RispondiEliminaGRAZIE, GRAZIE Sandra per tutte le emozioni che mi hai suscitato con questo bellissimo post...
RispondiEliminaPurtroppo quello legato ai ricordi della mia infanzia ci è stato rubato dalla cantina diversi anni fa e devo dirti sinceramente che mi manca moltissimo...
Io adoro i presepi e tutti gli anni cerco di aggiungerne uno (in formato ridottissimo) alla mia collezione...
Tante serene giornate a tutti
nonnAnna