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venerdì 29 aprile 2011

COSTITUZIONE, ART.1

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO.
La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
G.Pelizza da Volpedo,"Il quarto stato"-1891
Olio su tela 293x545
Milano,Civica Galleria d'Arte Moderna
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1° Maggio
Festa del lavoro e dei lavoratori.
Nel 1891 la prima volta in Italia.
Festa soppressa per 20 anni dal fascismo.
Festa simbolo di decenni di lotte, di lacrime e sangue.
Non facciamocela scippare.
Nemmeno da altri grandi eventi programmati
( casualmente?,mah ...) 
nella stessa data.
Quando ero piccola , verso la fine di aprile quando i campi di riso del vercellese venivano allagati, parecchie donne della mia zona  partivano per la risaia. Era un lavoro stagionale molto duro, faticoso e malpagato. Restavano lunghe ore a mollo nell'acqua fino alle ginocchia, a piedi nudi, con la schiena piegata a trapiantare le giovani piantine di riso e a togliere le erbacce infestanti. Il riso stesso costituiva gran parte della paga per il lavoro della stagione  e su quel riso contava la famiglia per l'inverno a venire.
I racconti delle fatiche delle mondine sono tra i ricordi più "antichi" nella mia memoria.
E le canzoni di risaia sono parte della colonna sonora della mia infanzia.
"Sebben che siamo donne
paura non abbiamo
per amor dei nostri figli
per amor dei nostri figli
sebben che siamo donne
paura non abbiamo
per amor dei nostri figli
in lega ci mettiamo
A oilì oilì oilì e là lega crescerà
e noialtri lavoratori, e noialtri lavoratori
a oilì oilì oilà e la lega crescerà
e noialtri lavoratori vogliam la libertà ..."
CORO DELLE MONDINE DI NOVI, MODENA
Viva il primo maggio, festa del lavoro e dei lavoratori.
Ora, con tanta gioventù "a spasso", più che mai.

giovedì 7 aprile 2011

COSTITUZIONE, art. 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Detto questo, invito le Persone ragionevoli, e son certa che ne esistano ancora tante in questo nostro povero Paese, a leggere attentamente quanto ripotato qui di seguito,a meditare e a DIFFONDERE A LORO VOLTA IL PIU' POSSIBILE E CON TUTTI I MEZZI.Grazie
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lunedì 19 aprile 2010

LA PROSSIMA DOMENICA

                                                                             
                                     anniversario della Liberazione.

Piero Calamandrei parla agli studenti milanesi.

E' il 1955...ma chi lo direbbe?!

Due anni fa i  ragazzini della mia ultima 5° elementare (ma prima di loro, altri) son stati capaci di riflessioni ed argomentazioni/lezione veramente incoraggianti per il futuro di tutti noi.

In questa ricorrenza
per chi ha la pazienza di leggere........

" La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sè. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perchè si muova bisogna ogni giorno metterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l'indifferenza alla politica.
 E' un po' la malattia dei giovani l'indifferentismo. "La politica è una brutta cosa. Che me n'importa della politica?". Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l'oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l'altro stava sul ponte e si accorgeva che c'era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio :"Ma siamo in pericolo?". E questo dice:"Se continua questo mare il bastimento affonda". Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: "Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda". Quello dice:"Che me ne importa? Unn'è mica mio!". Questo è l'indifferentismo alla politica.
E' così bello, è così comodo! è vero? è così comodo! La libertà c'è, si vive in regime di libertà. C'è altre cose da fare che interessarsi alla politica! Eh, lo so anche io, ci sono...Il mondo è così bello vero?Ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica! E la politica non è una pacevole cosa. Però la libertà è come l'aria.
Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent'anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non sentire mai questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perchè questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica....

Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica, rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo, che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell'Italia e del mondo. Ora io ho poco altro da dirvi.
In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioe. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane...E quando io leggo nell'art.2 :"l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale"; o quando leggo nell'art.11 :"l'Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli", la patria italiana in mezzo alle altre patrie...ma questo è Mazzini!questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell'art. 8 :"tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge", ma questo è Cavour! O quando leggo nell'art.5 :"la Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali", ma questo è Cattaneo! O quando nell'art. 52 io leggo a proposito delle forze armate :"l'ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica", esercito di popoli, ma questo è Garibaldi!

 E quando leggo nell'art.27 :"non è ammessa la pena di morte", ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani...
Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torurati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perchè la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.
Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perchè lì è nata la nostra Costituzione".
(Chi volesse udire tutto ciò dalla sua viva voce: "Calamandrei-you tube")

Il 1° gennaio 2008 ha compiuto sessant'anni
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Se ho violato qulche regola di copyright mi si dica e rimuoverò prontamente.
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