Il pane di Natale è un dolce di antichissima tradizione che a Modena si prepara con largo anticipo, nei primi giorni di dicembre, per poi consumarlo nel corso del periodo natalizio.
Per mantenerlo morbido per tutto questo tempo lo si pennella ogni giorno con la "saba".
Quando ero piccola la mattina della Vigilia si faceva colazione con Pane di Natale e latte
Per un pane:
un chilo di farina, 200 g. di zucchero, 300 g. di noci, 150 g. di arachidi, 100 g. di burro, 100 g. di cedro candito, 100 g. di cioccolato in polvere, 100 g. di uva sultanina, 70 g. di mandorle spellate e tostate, 70 g. di pinoli, 50 g. di ciliege candite rosse e verdi, 25 g. di cacao amaro in polvere, 2 uova, 1 limone, un cucchiaino di semi di finocchio,polvere lievitante per 2 chili, 2 bicchierini di liquore Sassolino, saba q.b.
Fare un impasto con burro fuso, farina, zucchero, uova, cioccolato, cacao,il Sassolino e la saba necessaria a formare un impasto sodo...va lavorato a lungo.Dopodichè si aggiungono tutti i canditi tagliuzzati in modo molto grossolano, le mandorle e le arachidi. Si forma un pane rotondo e si lascia lievitare per una mezz'ora. Si mette in forno già ben caldo a 200° per circa un'ora.
Quando è cotto e ancora bollente di pennella con la Saba.
La mia riserva di Saba è quasi finita. Mi rimane questo goccetto, dono della nonna di una mia alunna.
L'anno prossimo dovrò pensare di produrne in proprio.
Altro dolce della vigilia, oltre al pane di Natale, è...
la spunghèda!
(la spongata!)
Nel pomeriggio della Vigilia venivano a casa gli amici più cari per lo scambio degli auguri. Era l'occasione per offrire una fetta di Spongata e un bicchierino di Sassolino.
E i bimbi recitavano il Sermone.
La spongata più famosa è quella di Brescello, il paese di Peppone e Don Camillo. Anche a Modena ha una lunga tradizione. Già nel '500 la sua produzione era regolata da una "grida" estense.
La spongata più famosa è quella di Brescello, il paese di Peppone e Don Camillo. Anche a Modena ha una lunga tradizione. Già nel '500 la sua produzione era regolata da una "grida" estense.
Per una spongata:
trecento grammi di farina, 100 grammi di burro, 75 g. di mandorle dolci senza pellicina, 75 g. di nocciole senza pellicina, mezzo litro di vino bianco secco, 200 g. di miele, 150 g. di gherigli di noce spellati, 125 g. di zucchero, 100 g. di canditi di cedro e arancia, 50 g. di uva sultanina, 30 g. di pinoli sgusciati, 100 g. di biscotti secchi, un centimetro di corteccia di cannella, mezza noce moscata grattugiata, un cucchiaio di cognac, olio extravergine di oliva-zucchero a velo-sale-pepe ... q.b.
E' un dolce con il ripieno. Quest'ultimo è meglio prepararlo un paio di giorni prima.Le mandorle si tritano con un po' di zucchero usando un mortaio, se si può. Si mette a sobbollire dieci minuti a fuoco basso, il miele bagnato con il vino. Poi, mescolando continuamente si aggiungono le mandorle tritate, le nocciole-le noci-i pinoli spezzettati, i biscotti sbriciolati, i canditi tagliati grossolanamente e le spezie. Si mescola tutto per bene, si toglie dal fuoco e si mette a riposare un paio di giorni in una zuppiera coperta.
La pasta si fa con la farina, il burro, lo zucchero e un po' di vino bianco...quanto basta per ottenere un impasto consistente; si forma una palla e la si lascia riposare una mezz'ora al fresco.
Poi la si divide in due parti, una un po' più grande dell'altra.
Si spiana la più grande con il mattarello fino ad uno spessore di circa tre centimetri e si fodera uno stampo imburrato coprendo anche i bordi. Si versa il ripieno livellando bene e poi si copre con l'altro disco di pasta, si rigira e si sigilla bene il bordo tutto intorno. La suprficie va bucherellata usando una forchetta. Si cuoce per cica mezz'ora in forno , già caldo, a 180°.Si capovolge, si lascia raffreddare e si spolverizza con zucchero a velo.
Manca ancora un po' alla Vigilia...si fa in tempo!
Che bello avere queste ricette e questi ricordi! Anche la mia amica Barbara mi ha dato una buonissima ricetta del Pane di Natale, che in casa mia non si è mai fatto, chissà perchè(ovvero, lo so, la mia nonna paterna, che viveva con noi, era di Milano, si mangiava rigorosamente il Panetun e poi l'altra parte era di Bologna, e allora c'era il Certosino,che mi piace da matti). Quest'anno mi voglio fare un pane di Natale, ma non ho naturalmente gli ingredienti giusti. Mi devo, come si suol dire, arrangiare: va a cercare la saba in New Hampshire!!!
RispondiEliminaIN PRIMA MATTINA LI IMMERGEREI VOLENTIERI NEL LATTE.. :)
RispondiEliminaSMUAKKKKKKKKK
FEDE
Buongiorno Sandra....deve essere buonissima ed intrigante! Vediamo se riesco a prepararne una anch'io...un caro saluto, *Maristella*.
RispondiEliminaQuante belle tradizioni...che non conoscevo, Sandra.
RispondiEliminaCiaoo, la vigilia? Vorrai dire il tormentone dell'ultimo secondo dei miei suoceri!?! Che mi avvisano quando io ho già preso impegni ( la mia vigilia e la mia messa della vigilia)...e poi siamo là in mezzo a bambini urlanti e gente che si alza a turno senza mangiare per curarli...chi non si guarda, chi non parla...eh no! Quest'anno la vigilia la passo con mio marito in pace...e poi via a messa...
RispondiElimina...brava Sandra...fai conoscere un Mondo Nuovo/Vecchio con gran semplicità...e sentimento.
RispondiElimina....non lo farò...qui non piacerebbe a nessuno :((((...peccato che abitiamo lontane....mi piacerebbe assaggiarlo molto volentieri.
ciao Vania
Il tuo pane di Natale somiglia molto al pane di sapa (o anche la torta) che si fa da me per il giorno dei morti :) è squisito. Mia madre lo fa sempre.
RispondiEliminaCiao buona giornata
grazie per queste gustosissime idee ,un saluto chiara
RispondiElimina2 dolci uno più buono dell'altro..il primo non lo conosco,ma il secondo ,la sua fama è arrivata fino a me!
RispondiEliminaBaci
lu
I tui dolci sono miracolosi e i tuoi ricordi splendidi. Buon Natale anche a te, Sandra, e Felice Anno Nuovo !
RispondiEliminache belle le tradizioni, non l'avevo mai viste queste ricette!!!devono essere buonissime!!
RispondiEliminane prendo una fetta, grazie, baci !!
Ciao Sandra, quanto mi piacciono queste ricette di antica tradizione, specialmente se accompagnate da racconti e ricordi vissuti..io so fare un dolce un po' simile che si chiama Spongarda ed è tipico di Crema
RispondiEliminama guarda un po' a Modena che belle cosine che si preparano!!! qui siamo tutti indaffarati con i tortelli di zucca!!!!
RispondiEliminaCiao Sandra,
RispondiEliminaquanti bei ricordi e che dolci squisiti usate fare per la vigilia di Natale.
La spongata mi attrae particolarmente e mi ricorda un po'il panforte, visto che troviamo il miele, canditi e frutta secca come ingredienti principali.
Un assaggio lo farei volentieri!
Ottimi questi dolci!!! E' bello conservare le tradizioni!!!
RispondiEliminaDevono essere buonissimi tutti ne mangerei volentieri un pezzetto di entrambi!!
RispondiEliminaFrancesca
Questi dolci non li conoscevo...sono una gradita sorpresa...dai,seguo il tuo consiglio...tentiamo di prepararli!! :)) Grazie Sandra,Un bacione!!
RispondiEliminaMolto bello conoscere le tradizioni.Serena notte a presto
RispondiEliminaFrancesca, buonissimo anche il classico panetùn! Quest'anno vorrei provare a prepararlo...ma so che è piuttosto complicato. Intendi Barbara, la mamma di Filippo il mio alunno? E' una ricetta diversa?
RispondiEliminaMa che cos'è il CERTOSINO?
Se vuoi che ti invii un po' di saba... :O)
Oppure puoi provare a prepararla tu, in US si trovano gli ingedienti!
Posso fare pubblicità al tuo blog?
Ciao cara.Un bacino a James.
Adattissimi alla colazione, una vera sfrzata di energia, Federica!
RispondiEliminaBrava Maristella, prova e fammi sapere.
RispondiEliminaGrazie Stella. Però, accipicchia, quante calorie!
RispondiEliminaLaura...della serie "parenti-serpenti" allora!
RispondiEliminaSe è come dici ti dò ragione. Io sono fortunatissima: adoro i fratelli di mio marito e le loro mogli, davvro! Siamo un bel gruppo.
Vania, lo so, dolci così "ricchi" di ingredienti non incontrano il gusto di tutti. Anche qui a casa mia c'è chi non sopporta i canditi,per esempio.
RispondiEliminaGrazie Giorgia. Ho imparato una cosa nuova. Mai sentito parlare della "sapa"...interessante.
RispondiEliminaNon c'è di che...Chiara. Buona serata e non ti affaticare troppo ;O)
RispondiEliminaGrazie Lucia. La spongata, con qualche variante di ingredienti e di nome, è nota in molte regioni.
RispondiEliminaRinnovo gli auguri a te, Silvia, amica della prima ora!!
RispondiEliminaServiti pure Nanussa, è un vero piacere.
RispondiEliminaChe bello ,Carmen! Quante cose ci accomunano.
RispondiEliminaMmmmm i tortelli di zucca, che buoooniiiii! Li mangio ogni volta che vado a Mantova dai miei amici Fiorenza e Claudio!
RispondiEliminaLaura, grazie per l'indicazione sulla "pesca del libro" !
Verissimo, Gabry, sono due preparazioni molto simili.
RispondiEliminaTe ne lascio un pezzetto :O)
Credo anch'io che sia importante, Alessandra.
RispondiEliminaAccomodati pure, Francesca!
RispondiEliminaAspetto di vedere cosa ti sei inventata per la torta di Natale!
Bene Shiri!
RispondiEliminaFelice notte anche a te , Cavaliere. Grazie.
RispondiEliminaAl pan ad Nadel figurati se me a sun buna ad faral!Deve essere buonissimo! La spongheda la conosco benee perche' ho parenti emiliani buonissima !Ciao bason speziati ad Nadel!
RispondiEliminaOgni Paese, ogni regione ha la sua tradizione culinaria natalizia! Poiché le ricette risalgono a tanto tempo addietro, i dolci di Natale sono sempre un po' pesanti, ma buonissimi. Anche il panettone di Milano non è certo facilmente digeribile, ma gustare un dolce a Natale si accompagna sempre ad un momento di felicità condivisa con gli altri.
RispondiEliminaMa valà Rita che saresti capace. Piuttosto devi ammettere che ultimamente le stalle ti hanno impegnata TROPPO!!!!
RispondiEliminaVerissimo, Ambra. I dolci natalizi e un po' tutta la tradizione culinaria legata a questa ricorrenza è fatta di piatti ricchissimi. D'altra parte il Natale era l'unica occasione dell'anno, almeno nella grande maggiornza delle famiglie.
RispondiEliminaOra rimane come alibi"..ma dai, che è Natale. Mica penserai alla dieta proprio adesso! "
Quanto mi piace il panetùn!