No. "Preda ringadora", Modena.
Chi non conosce lo "Speaker's corner", l'angolo degli oratori del famoso parco londinese, un luogo dove poter parlare pubblicamente a chiunque sia disposto ad ascoltare?
La preda ringadora è qualcosa di simile. O lo è stata.
Se giungete in Piazza Grande provenienti da via Castellaro verrete accolti dalla Bunèsma che sorveglia dall'angolo del Palazzo Comunale.
Volgendo lo sguardo a destra vedrete questo enorme blocco di marmo rosso che, in origine , deve essere stato parte di una costruzione di epoca romana.
Inserisco qui una di foto tratta dal libro "Invito a Modena e Provincia". La scannerizzazione è pessima ma forse utile a dare l'idea del contesto in cui la "preda" è collocata. A destra si vede una parte del Palazzo Comunale e, di fronte, l'abside del Duomo (prima che venisse ripulito: ora è di nuovo bianco).
Inserisco qui una di foto tratta dal libro "Invito a Modena e Provincia". La scannerizzazione è pessima ma forse utile a dare l'idea del contesto in cui la "preda" è collocata. A destra si vede una parte del Palazzo Comunale e, di fronte, l'abside del Duomo (prima che venisse ripulito: ora è di nuovo bianco).
Durante il Medio Evo la "preda", cioè la pietra, veniva usata come palco per gli oratori . Di qui il nome "ringadora", cioè per le arringhe.
Non solo.
Aveva anche un compito un po' macabro: quello di luogo dove esporre i cadaveri che necessitassero di identificazione e anche di luogo per le esecuzioni.
E' poi emerso dall'Archivio Storico Comunale un altro interessante utilizzo.
Sentite un po' ...
... "dare a culo nudo suso la preda rengadora, la quale sia ben unta de trementina, tre volte, dicendo tre volte cedo bonis, cedo bonis, cedo bonis" ...
Beh, stare a natiche nude sulla pietra cosparsa di trementina non doveva essere molto piacevole.
Era questo il trattamento riservato a chi non pagava debiti e tasse; in quella imbarazzante e spiacevole posizione - per tre sabati consecutivi, giorno di mercato - il "reo" doveva promettere di "cedere bonis" cioè di saldare i propri debiti cedendo i beni personali .
Al giorno d'oggi la "preda", pur mantenedo la sua importanza storica, ha un compito esclusivamente decorativo.
E anche quello di servire, a modenesi e non, per darsi appuntamento.
Qui alla "preda" come sotto la "Bunèsma".
A voi la scelta. Vi aspetto.
Va bene, se però mettiamo da parte sia il compito macabro sia l'utilizzo direi abbastanza crudele, mi sembra che sia un interessantissimo reperto.
RispondiEliminalo preferisco come punto d'incontro,ciao Sadra ,notte serena
RispondiEliminaVedo solo la foto, ma bisognorebbe vedere il contesto che circonda quel masso...a me così non piace...ciao.
RispondiEliminaChe affascinante questo racconto. Un angolo suggestivo. Da un lato hai Matilde di Canossa o Bonixima, come preferisci, dall'altro senti ancora risuonare la voce strozzata di un debitore impenitente che ripete, ripete quelle due parole.
RispondiEliminaQuesta pietra deve essere impregnata di storie infinite.
P.S. - Nuovo header? Come sempre un dipinto carico di colore e di vita.
Grazie per queste "chicche" di storia.
RispondiEliminaChissà in quanti tra quelli che si danno comunemente appuntamento a la "preda" la conoscono?
Il 22 si sta avvicinando velocissimo, io sono emozionata per tutte/i voi!!!
Tante serene giornate
nonnAnna
Ciao Sandra, non finisci mai di stupirci con i tuoi racconti!! Beh..per fortuna adesso è solo un luogo d'incontro..però seduti a culo nudo sulla trementina quei "furbi" che hanno truffato un sacco di piccoli risparmiatori.. per un po' ce li metterei!!
RispondiEliminaCarmen
Condivido con Bilibina in pieno e.... quanti sarebbero in fila per posare il loro posteriore sulla pietra cosparsa di trementina!!!!
RispondiEliminaLe tue chicche storiche ci fanno conoscere parte della nostra cultura che non conoscevamo!!!
Un bacio.
Morena
Son d'accordo con te Aldo: usiamo la "preda" come luogo per incontraci; magari appollaiati sulla sommità , come fanno spesso i ragazzi.
RispondiEliminaBuonissima giornata, caro Aldo.
Ovvio che sì, Gabe! Lasciamo certi utilizzi alla storia del passato.
RispondiEliminaCiao Max. E' vero, il masso non è granché bello : un parallelepipedo marmoreo ... niente di che...
RispondiEliminaSono le implicazioni storiche a renderlo particolare. Almeno per noi modenesi.
Ti ho preso in parola: ho aggiunto una foto che , allargando un po' il campo, lascia intravedere parte del contesto. Non è un'immagine nitida ma non ne ho di mie, per ora. Nel web cene sono alcune ma coperte da copy-right.
Ciao.
:O)
Cara Sandra, scusami ma quando apro il tuo blog mi si ferma internet.... così non riesco mai a mandarti un commento, oppure solo per un saluto. Ti ringrazio di essere sempre presente da me....
RispondiEliminaUn abbraccio,
Ale
E' proprio così, Ambra. Questo masso "racconta", in un certo senso.
RispondiElimina----------
Sì, sono un po' irrequieta riguardo agli header...mi stanco presto.
Questo è un acquarello dell'anno scorso.
Ciao carissima.
Grazie NonnaAnna ... sì penso che ci sia tanta emozione pensando a domenica prossima. Serene giornate anche a te.
RispondiElimina...come un masso possa fare "storia".
RispondiEliminaciaoo Vania
Ciao Caremen , capisco la tua reazione istintiva: viene proprio da dire così. Ma credo sia meglio lasciare certi metodi al contesto storico cui sono appartenuti.
RispondiEliminaGrazie carissima.
Grazie Morena. Mi piace raccontare le nostre "micro-storie" locali!
RispondiEliminaCiao cara...
RispondiEliminaPer fortuna che c'è internet e posso trovare parte della storia di Modena...QUI!
Come?
...ma...ma...che sbadata!
APRIIIIII...stò suonando al tuo campanello! ;D
Un bacio grande...e di nuovo bellllllllo l' header! Ottimo! ;D NI
Ciao Ale, mi dispiace tanto...ho chiesto aiuto a chi ne sa più di me, a proposito del blocco che il mio blog ti provoca: vediamo che posso fare.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Vania è buffo il mondo, vero? Chissà in epoca romana dove stava??!!! Ah...avere la macchina del tempo....
RispondiEliminaGrazie Niiiiiii...sempre gentile al massimo!
RispondiEliminaMa che esagerata: io racconto in modo semplice e a modo mio. Nel web ci sono ben altri narratori!!
Bacione.
Sì, l'ho vista, me la ricordo!
RispondiEliminaSedersi,ma senza ricordare l'uso del passato...
RispondiEliminaHi Sandra,
RispondiEliminaWow, I didn't know that information! Thank goodness that no one has to lie on that Rock Naked rubbed in turpendine, nowadays!
That would be some sight to see!
Hugs
Io ti aspetto sotto la Bunesma....
RispondiEliminaCiaooo
Ciao Sandra,mi piace il senso del tuo post.
RispondiEliminaBuona serata.
Ahahah, ecco, mi hai fatto capire cosa intendeva dire un vecchietto che poco tempo fa sentii dire ad un altro signore (e chiaramente parlavano di un terzo) : "al mà deé un bel gnìnt...al garev d'ander a cul nud in séma a la preda!" ^_^
RispondiEliminaUn bacio
Tatti
mi fa piacere!Io non conoscevo nessuna delle due!
RispondiEliminaMa dove vivo?Beata ignoranza!
Non preoccuparti,faccio da sola....
bacioni e spariamo a .......Domenica
Lellina, una volta vista difficilmente si dimentica. ;0)
RispondiEliminaBuona serata.
Ah,ah,ah Gianna ... davvero!
RispondiEliminaHi Norma! I agree with you ... thank goodness!!!
RispondiEliminaOcchèi, Erika!!!
RispondiEliminaNe sono felice Achab.
RispondiEliminaTattinaaaa...quanti ce ne sono di anziani che fanno riferimenti così... che bello!!!!
RispondiEliminaBeh, Lu, direi che vivi ... non a Modena!:O))))
RispondiEliminaA domenicaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Sandra, certo che una volta se non pagavi gli oneri era molto umiliante...vieni nel mio blog,c'è un giochino che ti aspetta.
RispondiElimina..sai che non è male l'idea di far sedere coloro che non pagano i debiti..ma in questi tempi ho paura che quella Preda (nel nostro dialetto significa Pietra) sia pittosto piccola e forse non basterebbe l'intera piazza..!! ahahahah!! ciao Sandra..
RispondiEliminaCiao Sandra! Non conoscevo questa "preda"!Mi hai fatto spanza' col "rito" del culo sulla trementina, troppo forte dai!:))))
RispondiEliminaBaci tua Bozzzzz a piu' non pozzzz!
C'è ancora, è ancora lì...meno male. Uno ha paura che con la lontananza svaniscano anche le cose, non solo i ricordi....grazie...
RispondiEliminaFrancesca, sììììì... se ne sta buona buona lì!
RispondiElimina;O)
Ciao Rita,
RispondiEliminasempre felice di farti "spanzà" !!!
;O)
Ah, ah, Mario ... occorrerebbe una "preda" di qualche ettaro d'ampiezza!!!
RispondiEliminaErborista, ho fatto il compito ...ih...ih...ih...e sono stata fortunata con il "pescaggio" casuale!Domani pubblico. Ciao!
RispondiEliminaEccomi finalmente... oggi è andata bene!!!
RispondiEliminaVolevo mandarti un salutino e un buon divertimento a tutti per domenica.
Un abbraccio,
Ale
Ciao Ale, grazie. Ho scritto da te.
RispondiEliminaSandra
ciao Sandra
RispondiEliminase riesco a finire il secondo bracciale ,te li consegnerò domenica.
Non so se leggerai questo commento.....
a presto
lu
Grazie Lucia....fai come riesci, non c'è nessun problema.
RispondiEliminaA prestissimo!
Vengo dal blog l'Inventafavole, nonna Tina parla del tuo post e sono venuta a leggerlo. Interessante scoprire le bellezze e le singolarità delle nostre belle città italiane. Uun saluto da Salerno, Laura
RispondiEliminaNonna Tina è Nonna Anna!!! Lapsus ho una nonna Tina in famiglia. Laura
RispondiElimina