Questa malattia tiene prigioniera la mia mamma
da un decennio e negli ultimi quattro anni la prigionia si è trasformata in ergastolo senza via d'uscita.
da un decennio e negli ultimi quattro anni la prigionia si è trasformata in ergastolo senza via d'uscita.
Questo nostro "strano" Paese sembra ignorare l' emergenza sociale che si fa ogni anno sempre più pressante.
Lo Stato dovrebbe garantire fondi alla ricerca, facilitare la costituzione di reti di servizi a tutela di questa, come di altre realtà legate alla salute della popolazione.
Dovremmo ispirarci a Paesi come l'Australia e il Canada dove da lungo tempo sia lo Stato che le amministrazioni locali intervengono con grande impegno e stanziamenti di risorse adeguate per sostegno dei malati e delle loro famiglie.
Anche in Francia, nel 2008, il governo ha stanziato notevoli somme per la realizzazione di centri di sostegno in modo da rispondere ai malati ed alle loro famiglie nelle diverse fasi e tappe di questa orrenda malattia.
E così pure la Svezia, il Giappone, l'Inghilterra.
E la Corea. Sì ,la Corea , dove il numero dei malati è di circa 400.000.
Ciascuno di questi Paesi, diciamo virtuosi, ha stimato il raddoppio del numero degli affetti da Alzheimer nel prossimo ventennio.
Quest'anno la giornata mondiale dedicata a questa malattia coincide con il 25° compleanno dell'AIMA.
Il programma delle manifestazioni è disponibile QUI
In questa giornata è inoltre prevista l'apertura straordinaria della linea verde Alzheimer
800-679679 dalle 6 alle 24 .E dalle 19 alle 21 medici risponderanno alle domande delle famiglie.
Oggi, ore 14, su SkyTg24, uno "Speciale" sull'argomento condotto da Paola Saluzzi.
Oggi, ore 14, su SkyTg24, uno "Speciale" sull'argomento condotto da Paola Saluzzi.
Un abbraccio forte a te Sandrinabella e alla tua mamma!
RispondiEliminaSandra ti sono vicina col cuore e con l'anima.
RispondiEliminaAbbraccio stretto stretto.
Sembra assurdo, sembra impossibile... è scontato dire che... siamo in Italia... ovunque ci si giri ci sono lacune e disenteresse incolmabili...
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte a te ed alla tua mamma, augurandovi di trovare con persone sensibili e competenti il sostegno di cui avete bisogno...
Da quando mia moglie di 82 anni, è stata colpita da questa malattia, so benissimo cosa vuol dire vivere - o non vivere - in una situazione del genere e senza che nessuno ne abbia colpa.
RispondiEliminaUna malattia che priva chi ne è colpito e anche i loro cari. Ti sono vicina Sandra e speriamo che presto scoprino nuove cure. Ti abbraccio
RispondiEliminaCiao Sandra..proprio ieri sera parlavo con un amico che ha un suo familiare colpito, i casi aumentano in modo esponenziale e con essi i problemi connessi..un abbraccio con tanto affetto e grazie per tenerci informati!
RispondiEliminaCarmen
..è un argomento molto delicato...vorrei dire molto...ma...mi fermo e dico ....fiducia/speranza.
RispondiEliminaun caro saluto Vania
Ciao sandra! Ti sono vicina e ti abbraccio forte! Ho un'altra carissima amica che ha avuto la mamma ammalata della stessa malattia per molti anni! So la sofferenza di chi ne e' colpito e la rabbia di chi assiste per l'impotenza in cui viene a trovarsi,infatti anche lei mi diceva le stesse cose sull'assistenza che esponi tu in questo articolo! Un bacione grosso, grossissimo!
RispondiEliminaConosco e capisco cosa significa avere un affetto caro ammalato di questa terribile malattia.
RispondiEliminaUn abbraccio forte Sandra...e non aggiungo altro, a volte il silenzio parladi più di ogni scritto. un bacio
Un bacio Sandra e grazie di essere sempre così in prima linea anche quando farlo ti costa fatica del cuore.
RispondiEliminaUna malattia devastante, sia per chi ne è colpito che per la sua famiglia. Posso comprendere il tuo dramma, Sandra, perchè vivo da vicino l'odissea di mia zia, che da molti anni si prende cura del marito.
RispondiEliminaAuguriamoci che la ricerca possa al più presto debellare questo mostro, che divora la dignità e la vita di chi ha la disgrazia di incontrarlo.
Ciao Sandra,ti capisco purtroppo anche la mia mamma è stata colpita da questa orribile malattia,non mi riconosce più non sa neppure che esisto...A differenza delle altre malattie questa non distrugge solo la persona malata ma tutta la sua famiglia,Lei mi guarda ma è come se io non le fossi d'avanti,le sue urla i discorsi senza senso è come morire un po' ogni giorno.Mi mancano le nostre chiacchierate quando avevo bisogno di parlare con Lei di sfogarmi,Lei c'era ed ora io sono impotente d'avanti a tutto questo.E' vero non si parla tanto di questo terribile male,eppure non è meno orribile di un tumore o di un'altra patologia spesso ci si trova da soli a dover affrontare tutto il calvario di questa malattia perché di calvario si tratta.Pensa mia madre ha iniziato ad avvertire i primi sintomi da giovane ma non sono stati riconosciuti in tempo avrebbe così potuto intraprendere una cura che non avrebbe fermato la malattia,ma l'avrebbe almeno rallentata ci avrebbe dato un po' più di tempo...Basta così ti sto parlando di cose che tu conosci benissimo,carissima Sandra io ti ringrazio per essere la stupenda persona che sei,forte ed allo stesso dolcissima,ti abbraccio e ti mando un bacione.A presto.Cri
RispondiEliminaMi mancano le parole, Sandra. Mi si stringe il cuore se penso a te e alla tua mamma.
RispondiEliminaMa vorrei dirti di tenerla stretta fin che c'è, anche se non sa chi sei. Ti abbraccio.
So quanto possa essere difficile convivere con un familiare che soffre di questa malattia:è una non-vita per lui e per le persone che gli stanno vicino. Speriamo che la medicina faccia progressi in questo campo e si trovi presto una cura. Un abbraccio forte, forte.
RispondiEliminaUn grazie grande grande a tutti voi. A Mirella, Giovanna, Betty, Aldo,Graziella, Carmen, Vania, Rita, Carla,Milena, Krilù, Cristina,Ambra, Angelo : la vostra testimonianza significa molto per me.
RispondiEliminaGrazie anche da mamma Livia che, sì, anche così, spero di poter abbracciare ancora per tanto tempo.
Tutta la mia più sincera solidarietà!
RispondiEliminaGrazie Adriano, ti ringrazio tanto.
RispondiEliminaho scoperto per caso questo tuo post.
RispondiEliminaNon sapevo della tua mamma,mi spiace.
Voglio dirti una cosa:non sentirti in colpa,perchè tu non l'hai abbandonata.Lei è sempre con te,nel tuo cuore e nei tuoi ricordi.
In questi casi,l'affidamento a strutture protette è la miglior cosa,per te e per lei.
Non ho vissuto da vicino questa malattia,mia nonna aveva l'Alzheimer,ma morì quando io avevo 10 anni e non ricordo molto,anche perchè la vedevo solo la domenica.Conosco la patologia,perchè ho visto pazienti colpiti da questo morbo,ho fatto ricerche su internet e preso appunti,perchè credo che mi toccherà da vicino.Una cosa è sicura,non sarò ne un peso ne una preoccupazione o un pericolo per nessun mio familiare.
Ti abbraccio
lu
Lu...grazie. Ho la lacrima facile in questo periodo. Se poi leggo "questo" e "di questo", ancora di più.
RispondiEliminaGRAZIE.