Alzo gli occhi dal bancone del bar, portamonete aperto in attesa del resto.
Abbiamo appena bevuto un caffè dopo il nostro solito giretto settimanale in montagna a caccia di una vecchia casa che voglia farsi acquistare da noi con pochi quattrini in tasca.
Alzo gli occhi, dicevo, e mi si blocca la respirazione.
Vedo, tra bottiglie di liquori e amari dagli improbabili colori, questo libro.
Vedo, tra bottiglie di liquori e amari dagli improbabili colori, questo libro.
Lo sguardo si inchioda sul viso di quel vecchio e ...LO RICONOSCO.
Sono una bimba e saltellando precedo mia nonna lungo un sentiero non troppo difficile; mi fermo spesso a raccogliere more dalla siepe che lo costeggia e mi preoccupo solo un po' delle ortiche che mi schiaffeggiano le gambe; ormai conosco quel sentiero e potrei percorrerlo bendata.
Andiamo da lui, il Professore
che cura con " segni".
La sua fama ha da tempo
superato i confini nazionali
e davanti la porta della sua
modestissima casetta di
montanaro c'è, ordinatamente in fila, una varia umanità silenziosa e fiduciosa.
Lui apre la porticina e fa entrare una persona per volta.
Anche io, bimbetta di sei-sette-otto anni, entro da sola e non ho affatto timore, mi piace quel bel signore con i capelli bianchi e dallo sguardo ceruleo e indagatore...uno sguardo che inchioda!
Mi piace quella abitazione: una sola stanza che profuma di legna al fuoco.
Mi piace la sua voce quando mi dice "Chiudi gli occhi" e io vorrei barare e lasciare una fessura tra le palpebre ma poi obbedisco e aspetto tranquilla i pochi minuti che gli servono per i suoi "segni".
Sicuramente, dice la nonna, l'inverno successivo sarei stata meglio e avrei evitato qualcuna delle mie numerose "bronchitine" .
Leggendo il libro di Luigi Bonaldi, medico veterinario operante nella zona, ho ripescato notizie sepolte nella mia memoria e altre ne ho trovate che non conoscevo.
Per esempio non sapevo che Silvio Tazzioli (nell'ultima pagina, seguendo il link) - questo era il suo nome - parlava spagnolo e americano, avendo vissuto in Argentina e negli Stati Uniti dove aveva imparato l'arte del guaritore e l'ipnosi dagli sciamani nativi americani.
E invece sapevo , e ricordo bene, che non chiedeva e rifiutava le offerte in denaro .
La mia nonna impiegò mesi per fargli accettare, ogni volta che andava da lui, "...solo un piccioncino arrosto, professore..." che lei cucinava nel forno della stufa a legna e poi portava con sé da Modena fino a La Raggia (Frassinoro-Mo) , un vero e proprio viaggio a quei tempi: trenino Modena-Sassuolo e poi corriera fin lassù.
UN COLPO AL CUORE anche per la coincidenza che ora dirò.
Il mio sguardo si è posato su quel libro negli istanti in cui, al telefono, ci avvisavano che il fienile del quale ci eravamo innamorati poteva essere nostro.
Si trova a pochi chilometri dalla casa del nonno con gli occhi celesti, così io lo chiamavo allora.
"Un segno del destino" dice la voce di mia nonna.
"Solo una buffa coincidenza" dico io.
Anche se, lo ammetto , mi ha lasciata interdetta.
Ma sai il destino si rivela a tratti in modi molto strani, enigmatici. Spesso non si riesce a interpretarli, se non a distanza di tempo quando un'illuminazione ci mostra il collegamento tra segnali e avvenimenti.
RispondiEliminaLe coincidenze sono i punti visibili dell'intreccio invisibile delle nostre esistenze... Sono segni di re-ligiosità, del nostro essere tutti legati insieme, e quando ne capitano di così impreviste e significative sono davvero bei momenti di vita. Sono felice, tanto, per te, mi emoziono della tua emozione (e che bellezza suggestiva ha il "fienile"...)
RispondiEliminaLa linea che separa il destino dalla coincidenza è spesso rarefatta... dipende da chi o come la si guarda... a volte diciamo...sono nella terra del caso...altre volte...del destino!
RispondiEliminaBella la storia...e comunque io non credo molto alle coincidenze....
Ciao Sandra
Troppo belli, Sandra, il tuo racconto, i ricordi, le coincidenze, e il "fienile" dal quale - sono certa - col tuo gusto ricaverai una splendida dimora!!!
RispondiEliminaGrazie!!!
e se davvero avesse voluto farti un regalo dall'alto e lasciarti un ultimo segno?
RispondiEliminaNulla accade per caso,forse un segnale o forse le vie misteriose della vita che si ritrovano,ho letto con il cuore in gola il tuo post,grazie.
RispondiEliminaCiao Sandra ti auguro di passare una bella estate,un bacio con affetto e stima.
Ciao Sandra, mi hai fatto venire la pelle d'oca.) talvolta succedono queste coincidenze e ci piace pensare che siano segni del destino, bellissima la casetta, complimenti, piacerebbe anche a me, ciao grazie, buon pomeriggio rosa, a presto.
RispondiEliminaE ci credo che ti abbia lasciato interdetta.
RispondiEliminaQuel "professore" penso proprio che sia un personaggio da leggenda.
Grazie per averci messo a conoscenza di questa bella storia vera.
Un caro saluto,
aldo.
Tutto doveva accadere e nei migliori dei modi...il destino ha voluto così.
RispondiEliminaBaci, Sandra.
anch'io credo nel destino,sono sicura che dovevi trovarti lì in quel momento.
RispondiEliminaBuona serata
lu
il destino decide tutto....
RispondiEliminaun abbraccio, buona serata :) baci!!
...qualcuno direbbe che..."tutto è scritto"!!!
RispondiEliminaBellissimo post...allora tutti da te a festeggiare???
EWWWWWWIWA il casale! ;) Bacio. NI
Ciao Sandra, che bella storia hai raccontato: il vecchio guaritore, il fienile...sembra una fiaba!!
RispondiEliminaBuona notte!
Carmen
Che bella storia!La storia di una persona speciale che si è incrociata con la tua,fin da bambina e che ti ha fatto sentire il suo influsso benefico persino ai giorni d'oggi..Certe volte mi piace pensare che non si tratta di semplici coincidenze. Un cara abbraccio, Sandra!
RispondiEliminaChe bello Sandra! Nella vita non si sa mai, qualche cerchio si chiude.....e come sono importanti le memorie, in un tempo in cui andiamo tutti troppo in fretta....
RispondiEliminaChe bella storia, proprio una favola: un nonno dagli occhi celesti, la montagna, il fienile e due innamorati:)
RispondiEliminaCiao!:)
Sono felice per Voi, questa sì che è una bella coincidenza. ciao
RispondiEliminaPotrei dire che é una grande fortuna questa possibilitá, ma la veritá é che mi sembra di essere una vera meraviglia :). É un post che riscalda il cuore! Augurissimi al fienile e un bacione
RispondiEliminaCiao Ambra. Anche a me è capitato, a volte, di pensarla così. In questo caso ancora di più. Un abbraccio.
RispondiEliminaDavvero Cri, in quel luogo c'è una atmosfera di grande pace...spero proprio di godermela a lungo.
RispondiEliminaVerissimo Pino, è una linea sottile . Ciao e grazie!
RispondiEliminaLo spero anche io Annamaria. E quel "sassòne" - come lo chiamo io - rimarrà il più possibile allo stato originale.
RispondiEliminaChissà, Luigi. Può essere...
RispondiEliminaGrazie, ciao.
Grazie Achab...nulla è per caso, pare, a volte. Stima e affetto anche per te. A presto.
RispondiEliminaDavvero incredibili ceri accadimenti Rosa. Ciao e buona domenica.
RispondiEliminaSì Aldo è una leggenda davvero. Domenica scorsa siamo tornati lassù e parlando con anziane signore (poi racconterò in un post) abbiamo scoperto che la memoria è ben viva, anche nei giovani.
RispondiEliminaGrazie Gianna. Speriamo che tutto proceda bene. Buona domenica.
RispondiEliminaLu, così direbbe anche la mia carissima nonna. Forse avete ragione. Un abbraccio a voi tutti, pelosetti compresi.
RispondiEliminaBuona domenica Nanussa, grazie.
RispondiEliminada me a festeggiare? certo, quando vuoi! Mmmmmm....non chiamarlo casale...ahaha...è 36 metri quadrati!
RispondiEliminaCarmen ma lo sai che sembra una fiaba anche a noi?!
RispondiEliminaVero. La vita ha strani "incroci" . Ciao Hyde, grazie
RispondiEliminaVerissimo Francesca. E...sarà l'età ma io ho tanta voglia di dimenticare la fretta!
RispondiEliminaAhahah....sì, siam due cuori e una capanna! Ciao Giacy.nta
RispondiEliminaGrazie Simo.
RispondiEliminaGrazie Caterina, un bacione anche a te.
RispondiEliminaUna storia così affascinante da sembrare la trama di un ottimo romanzo storico e di vita.
RispondiEliminacertamente c'è un filo che unisce i luoghi, le persone e le cose, basta crederci ed ascoltare il cuore.
RispondiEliminavorrei essere nella tua testa per vedere come immagini trasformato il tuo vecchio fienile, ne farai una bellissima casa!
Sicuramente una bella coincidenza.
RispondiEliminaTi auguro una serena domenica.
Comincio a credere anche per alcune cose che capitano a me che non sono solo coincidenze. E' l'arcano della nostra vita che non capiremo mai. Grande l'amore della tua nonna per te!
RispondiEliminaciao Mariella
RispondiEliminaLa vita appare un poco un romanzo a volte. Ciao Adriano, buona estate.
Grazie Laura. Nella mi testa ? ....eh ... eh ...eh....
RispondiEliminaIn effetti mi rivitalizza sia fisicamente che mentalmente questo progetto da realizzare; ci siamo davvero innamorati di quell'ammasso di sassi e cercheremo di non snaturarlo troppo.
Grazie Cavaliere
RispondiEliminaBellissima ed intensa questa esperienza che ti ha riportata indietro nel tempo tra piacevoli ricordi.
RispondiEliminaBuffe, ma magiche coincidenze. Quando succedono si sente che non è tutto un caso la nostra vita, o almeno così sembra. E' bellissima questa storia, il passato e il presente si sono come riuniti. Che bontà e candore in quel rifiuto delle offerte di denaro da parte del "nonno con gli occhi celesti" (che dolce anche la tua nonna con l'arrosto) e che suggestione il vostro fienile. Ciao e auguri per questo bel progetto!
RispondiEliminaP.s....non sarebbe male come luogo di incontro fra bloggers...in futuro, certo.
è bello riportare alla memoria anche i nostri ricordi leggendo un libro
RispondiEliminaBei ricordi e coincidenze a cui credo... Un abbraccio.
RispondiEliminaMa che meraviglioso post Sandra!
RispondiEliminaAffascinante la storia del libro
e favolosa la realizzazione dei
desideri.
Sono molto felice per te.
Ciao
Loretta
Gabriella, così intensa e significativa che la sera ero spossata. Ciaoooo, grazie.
RispondiEliminaNinfa siamo come sospesi in una bolla di sapone....speriamo non sia troppo fragile. Ciao, buona estate.
RispondiEliminaProprio così, Pupottina. Ciao, grazie.
RispondiEliminaGrazie Erika...bella giramondo. A presto.
RispondiEliminaGrazio Loretta...chissà che non riesca ad avere anche un roseto ;)
RispondiEliminaBuona estate....mi fermo per un po'.
io penso sempre che sono le cose che trovano noi nel momento in cui vogliono farsi trovare.glo
RispondiEliminaLa vita sono tanti cerchi aperti, prima o poi si chiudono tutti.
RispondiEliminaCiao e buone vacanze.
Ho i brividi, una storia affascinante. Le coincidenze mi hanno sempre attirata moltissimo tanto che da ragazzina scrissi anche una favola un po' assurda su una donna che aveva la capacità di conoscere i piccoli grandi mutamenti che le sue azioni volontarie o meno avevano sugli altri. ;-)
RispondiEliminaLa casa è una meraviglia...
Eccolo l'ho trovato Sandra!
RispondiEliminaSi' si' era proprio questo il post!!! Altra coincidenza o destino che proprio mentre ci parliamo delle nonne tu sei li'ed io continuo a chiederti di questo post! Non trovi? Allora scelgo "segno del destino"!
Buon ferragosto anche a te, baci tua Bozzola!
Mari, come darti torto. Grazie per tutto. A presto.
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