Odore di latte caldo.
Latte zuccherato.
Lei odia il latte zuccherato.
Il latte caldo e zuccherato le dà la nausea.
La lunga e ordinata fila di bambine segue la maestra lungo il buio corridoio della scuola; lei è quasi in fondo, dà la mano alla compagna e mentre cammina respira piano per sentire quell'odore il meno possibile.
Ha la mente concentrata nella ricerca di un pretesto per non bere quel bicchiere di latte che ogni giorno - un vero supplizio - la scuola offre gratuitamente agli alunni. Proprio non capisce perché insistano tanto - un giorno la maestra ha anche detto alla mamma "ma è così mingherlina...le date abbastanza da mangiare?" e la mamma si era proprio risentita - lei il latte lo beve a casa sua, fresco e con il suo naturale sapore.
Ma c'è un'altra cosa che la disturba in quella grigia mattina di fine ottobre: una sua compagna, la figlia del maresciallo, la guarda in cagnesco, vuole indietro il suo temperamatite e "lo dico alla maestra che me l'hai preso tu!". Chissà perché è tanto cattiva e si inventa le cose.
Sta di fatto che lei si ritrova, solo pochi minuti dopo, sul secondo gradino della lavagna in piedi di fronte a tutta la sua classe...ventiquattro paia di occhi puntati addosso. Si contorce le mani sudaticce e bagnate delle lacrime che non vorrebbe piangere e si sente scuotere dai singhiozzi repressi. Vorrebbe evitare tutti quegli sguardi ma non può , perché le pare proprio incredibile che stia succedendo.
"Ladra, ladra, ladra". Con ritmata cantilena quelle facce bambine le urlano disprezzo e lo fanno con l'abilità di un coro ben affiatato e compatto al comando del gesto preciso e perentorio di un esperto direttore d'orchestra, la maestra: " Al mio via gridate tre volte , tutte insieme, LADRA LADRA LADRA!"
Ancor oggi, dopo cinquantasei anni, ho nelle orecchie quel coro, nelle narici quell'odore, negli occhi quelle facce e tutto ciò che stava intorno.
Il dolore ovviamente no, quello si è disciolto.
Ma per anni ho sentito il respiro farsi corto ed il viso infiammarsi ogni volta che qualcuno vicino a me accennava a cercare qualcosa che lì per lì non trovava.
P.S.: l temperino in questione fu poi rinvenuto settimane dopo - in occasione di approfondite pulizie - sotto la pedana di legno sulla quale i banchi , allora, poggiavano.
Ti capisco benissimo...questi episodi sgradevoli e sudici non potranno mai dissolversi e provocheranno sempre dolore nel cuore...è ingiusto accusare delle persone innocenti ma la vita ci mette davanti a tante ingiustizie
RispondiEliminaUn abbraccio
Oggi se una maestra fa dire "ladra" si becca una denuncia che non finisce più! Discutibili i metodi di educazione, comunque! Bacini
RispondiEliminal'umiliazione e la mortificazione dovrebbero stare sempre ben alla larga dalle scuole...e anche dalle case! sono momenti che nessuno dimentica...
RispondiEliminaMi dispiace tanto per questo tuo tremendo ricordo, relativo ad un episodio che in quegli anni forse non fu tanto un caso raro.
RispondiEliminaUn episodio increscioso e ingiusto soprattutto a causa della maestra. Vorrei sapere se hanno gridato " siamo stupidi e cattivi"dopo il ritrovamento del temperino?
RispondiEliminaNou
E' davvero un ricordo brutto, per fortuna oggi la maestra non puo' piu' dire e far dire certe cose....ma certo ci sono modi molto piu' sottili. E ci sono anche tante brave maestre che si inventano modi per far saltare fuori cose, anche senza smascherare il colpevole. Invece in casa nostra dobbiamo insegnare a James a non prendere le NOSTRe cose senza chiedere, anche perche' le cose in questione sono di valore: due giorni fa aveva raccattato tutti i libretti degli assegni di suo padre!!! E negava naturalmente....soldi, soldi, non vede altro!
RispondiEliminaSo lovely....... very nice Sandra.
RispondiEliminaCiao, Joop
I bambini sanno essere anche cattivi...mi stupisce l'insegnante che incoraggia.
RispondiEliminaBrutto ricordo, non c'è che dire Sandra.
Io venivo umiliata perchè non avevo mai tutti i libri di testo e questo dalle medie in poi...
Mi ricorda un fatto accaduto ad un mio ex collega; era stato accusato di aver rubato un portamonete, rimasto talmente male che gli è venuta una mezza malattia...poi l'hanno ritrovato (il portafogli)spostando un mobiletto porta-telefono...
RispondiEliminaariannadisegnadipingecrea
povera piccola...episodi così a quei tempi erano di normale routine.
RispondiEliminaHanno lasciato in noi tanti brutti ricordi che in alcune occasioni escono ancora, segni tangibili di un passato non dimenticato.
certi ricordi non potranno mai dissolversi...il dolore può sparire,anche se ti posso assicurare che non sempre accade.
RispondiEliminaMi spiace per quella maestra,che doveva essere più professionale ....
Un abbraccio
Questi episodi sono incancellabili se subiti da bambini.
RispondiEliminaciao Sandra mi dispiace per questo episodio, e' capitata anche a me quasi la stessa cosa, mi sarei sprofondata, sono cose che non si dimenticano facilmente, se la prendevano maggiormente con quelle piu' timide o che non sapevano reagire, i bambini sanno essere cattivi a volte.) ciao grazie per aver condiviso il racconto.. baci rosa a presto
RispondiEliminaPovera, la mia Maccaaaa...!
RispondiEliminaEri proprio "Lovely" come dice Joop.
Gli occhi vispi ed il sorriso sono quelli di oggi.
Un abbraccio.
ღ♥ Erika ♥ ღ
Mi piace il tuo modo di scrivere, piano, "gustoso", lineare,
RispondiEliminasimile a quello che si rinviene nei racconti degli autori più illustri della storia.
E' proprio vero: la semplicità non è un punto di partenza, ma il punto di approdo cui tutti dovrebbero ambire.
Buona notte.
Vero Simo, le ingiustizie son tante. Ma son davvero delittuose quelle che gli adulti possono compiere nei confronti dei bimbi, soprattutto se hanno la patente di educatori.
RispondiEliminaCara Flautista, discutibili è dire poco.
RispondiEliminaGrazie!
:O)
Maestra Laura ci siam capite al volo.
RispondiElimina:O)
E' vero Adriano. La maestra era convinta di fare bene ...pensa un po' !
RispondiEliminaha...ha...ha... Nou...nessun diritto di rettifica!
RispondiElimina:O)
Francesca è verissimo tutto ciò che dici...si può essere "velenosi" anche in modo più subdolo e silenzioso.
RispondiEliminaMi fa ridere l'immagine del cucciolo con la refurtiva...troppo forte!
So kind...thank you JOOP!
RispondiEliminaCiao Gianna. E' vero che i bimbi sanno essere cattivi. Ma la maestra non aveva incoraggiato...aveva proprio preso la "sua" iniziativa educativa!
RispondiEliminaLe umiliazioni di cui parli, da più adulta, le capisco ..alcune le ho vissute anche dopo e , comunque, le ricordo intorno a me. Anche oggi , per altri versi, il fenomeno del bullismo non è meno preoccupante.
Oh come capisco la "mezza malattia" del tuo collega...riesco proprio ad immedesimarmi senza nessuna fatica, Arianna!
RispondiEliminaSì erano frequenti a quei tempi.Pensa che alcune mie colleghe( mia età) in alcune scuolette di campagna ancora le prendevano dal maestro!
RispondiEliminaLu...io poi ho lasciato quella classe e quella scuola. Nel nuovo ambiente ho ritrovato il sorriso e tante positive relazioni con adulti e bambini.
RispondiEliminaLo sono davvero, Tiziana. Io poi ho fatto la maestra da grande...mamma mia che paura avevo di "far del male"...sempre con le antenne dritte....!
RispondiElimina;O))
Vero, Rosa.La timidezza attira spesso le angherie....almeno allora capitava.
RispondiEliminaGrazie Erika...ha...ah...ah...sono un po' "stagionata" dai!
RispondiElimina:O)
Guardiano...mamma mia che complimento.Grazie, sono confusa.
RispondiElimina:O)
Sandra hai fatto bene a raccontare questo accadimento ... perchè metti il caso voglia che un giorno ti sia offerta una tazza di latte caldo, innocentemete da una bambina, figlia di un maresciallo, e che questa si accorge di aver perso il temperino guardandoti anche un pò perplessa ... chiunque potrà capire ... se ti togli una scarpa e la tiri in piena fronte alla pargoletta infame:-)
RispondiEliminaDai ovviamente scherzo
Un saluto a Te
Dolce Sandra
Ma è terribile cara Sandra: che i bambini sanno essere cattivi questo , oramai, lo sappiamo bene, ma quella maestra!!!! ha fatto una cosa veramente indegna. Comunque ti capisco perfettamente e penso a quanto avrai sofferto.Io ricordo sempre il dispiacere che provai quando una compagna mise in dubbio che avessi fatto da sola un disegno( a casa ): la mia maestra mi credette e, tuttavia, non volevo più andare a scuola. Fu sempre la mia maestra, fuori dalla scuola, a riuscire a convincermi che dovevo tornare a scuola e non dovevo badare a quella compagna...lei sapeva bene a chi credere. Ma la mia maestra era una persona davvero speciale.
RispondiEliminaBuonanotte
Sei molto dolce in questa foto!
Sandra, è terribile questa cosa che ti è successa! E proprio la maestra, il testimone d'accusa più feroce...un'ingiustizia che può segnare un animo sensibile ed innocente...credo bene che ti ricordi il fatto anche dopo tanti anni!
RispondiEliminaUn abbraccio affettuoso e consolatorio verso quella bimba ferita.
mi dispiace sandra di questo brutto ricordo....sai alle superiori ho studiato un po' la psicologia del bambino, ti dico che il nostro essere adulti e'tutto legato all'infanzia,alle scuole e di come ci hanno cresciuto i genitori.
RispondiEliminami dispiace per quello che ricordi...purtroppo anch'io ho qualche brutto ricordo infantile.
un abbraccio felice weekend!!
Ciao, soprusi ne abbiamo subiti da piccoli, ma alcuni sono "violenti", per il latte lo odiavo anch'io. Buon fine settimana, ogni tanto ho un minuto per salutare le amiche, domenica mi risposo in chiesa 25°di matrimonio:-)
RispondiEliminaIo ho 37 anni e quindi non molto tempo fa, la mia maestra mi tirava i capelli,mi picchiava sulla testa con i suoi anelli, e ovviamente varie umiliazioni verbali ... ma era il meno!Ecco perchè sto vivendo con angoscia l'inserimento alla scuola primaria di mia figlia. Purtroppo sto proiettando il mio vissuto,non vedo mia figlia felice, e io non so cosa fare.
RispondiEliminaIo non ho mai raccontato niente a casa, e mia mamma non si è mai accorta di niente ... io si,ma cosa faccio? Cambio scuola? Ufff
Nemmeno io ricordo con piacere quel periodo. Punizioni corporali ormai non si usavano più, ma umiliazioni verbali, sì. E' pazzesco come certi insegnanti tirino fuori il peggio dai bambini - mettendoli in competizione, spronandoli uno contro l'altro, o tutti contro uno - coinvolgendo nella "lotta" anche taluni genitori.
RispondiEliminaHai tutta la mia comprensione - e per fortuna quell'insegnante non è riuscita ad impedirti di diventare la persona splendida che sei.
Un abbraccio
...mi verrebbe da scrivere un migliaio di cose...piccole/grandi storie....che formano le Persone.
RispondiElimina...non tutti sono in grado di fare gli Educatori...bisogna essere prime "Educati"...in ogni senso della parola.
ciao Vania
da piccoli o da grandi, la giustizia umana non esiste... si può solo sperare di non trovarcisi di mezzo... bella personcina la maresciallozza: avrà di certo fatto strada...
RispondiEliminaracconto struggente!!!
RispondiEliminaHai mai pensato di scrivere un libro sulla tua vita???
Psicologia, questa sconosciuta.
RispondiEliminaPensa che ieri, a mia nipote Martina che che compiva gli anni(14) e offrva delle caramelle in classe, quando ne ha offerta una all'insegnante di spagnolo, quella le ha risposto :" Non mangio le caramelle dei bambini!".
Cristiana
Ma Sandra, non ci posso credere che ti sia capitata una cosa così! Ma povera piccola! Deve essere stato un dolore tremendo, messa alla gogna che già non è un bel metodo educativo ma poi pure ingiustamente.
RispondiEliminaMi sembra che quella maestra sia stata piuttosto sciocca e superficiale (per non dire altro).
Però quanto sei carina col grembiulino:-)
Sì, credo che queste cose non si dimentichino! Penso che la bimba che ti ha accusato pubblicamente, avrebbe dovuto chiederti pubblicamente scusa. Dov'era la maestra?
RispondiEliminaCiao Sandra, una domandina veloce, ma quando hanno ritrovato il temperino cosa ha detto la maestra????
RispondiEliminaLa cattiveria non ha limiti e nemmeno età!!
Un bacio.
Morena
Meno male che dentro di te il dolore si è dissolto, ma sono esperienze che difficilmente si dimenticano.
RispondiEliminaPurtroppo i bambini a volte sanno essere cattivi e tremendamente diretti, e qui poi, con la regìa della maestra è stato ancora peggio!
Incredibile che quella fosse una "maestra"!
Dev'essere stata un'esperienza terribile e lo si coglie ancora dal tuo efficacissimo racconto.
episodi sgradevoli,che lasciano il segno,maestre che non avevano un minimo di sensibilità,nè la più pallida infarinatura di psicologia dell'età evolutiva.La mia maestra,che con me non era malvagia,ma forse perchè ero brava,chiamava un gruppo di compagne meno"ferrate",con questo tono"le ochette alla lavagna"e io mi sentivo mortificata per loro,tanto che ancora me le ricordo,in fila,a testa bassa avviarsi verso la cattedra.un abbraccio solidale
RispondiEliminaAbbiamo un ricordo in comune, Sandra. Non ricordo il motivo, ma anch'io di sono stata punita allo stesso modo e ho provato vergogna profonda ed un senso di estrema solitudine per questo. Spesso mi viene tutto in mente. :-)
RispondiEliminaRicambio la tua gradita visita al mio blog e leggo questo sensibile brano d'un ricordo delle scuole elementare d'un tempo. Bello!
RispondiElimina...ma Sandra non ti è mai venuto in mente da adulta di far sapere a quella maestra ed a quella compagna di classe, il disagio che ti hanno creato?
RispondiEliminaPurtroppo ancora oggi maestre, non proprio degne di questo nome, offendono la dignità dei bambini, mortificando la loro creatività, il loro libero pensiero e con parole spregevoli che mai dovrebbero essere rivolte ad un ragazzino. E le mamme? A volte intervengono ed a volte tacciono per... mancanza di coraggio o timore...
Bello il tuo modo di raccontarti.
Se deciderò di crearmi un blog chiederò il tuo aiuto.
Un caro ed affettuoso abbraccio
Mariella
Non ho ricordi così traumatici, di questo tipo, ne ho altri, più traumatici, di altro tipo. Ma a un certo punto della vita penso che queste questioni "antiche" siano risolte, anche a livello inconscio. La foto è molto bella e mi immagino il fotografo quando la scattò. Chissà, forse adoperava una Leica.
RispondiEliminaSandra hai raccontato un'esperienza bruttissima, ancora così viva in te per come la ricordi in ogni suo particolare, i tuoi alunni non hanno subito umiliazioni del genere visto la brava maestra che sei diventata tenendo presente ciò che mai si deve fare ai bambini.
RispondiEliminaquesta è dimostrazione che oggi come ieri si sono maestri che fanno il loro mestiere per passione e maestri che non lo sanno fare ma è un modo come un'altro per portare a casa lo stipendio e chi se ne frega se lavoro bene o no...un bacio grosso a un Sandra che anche da piccola ha saputo affrontare le difficoltà e sono sicura sapeva come trattare e insegnare nel modo migliore i suoi alunni...baci.glo
RispondiEliminaUna bella classe di bastardi :) roba che oggi sarebbe da querelarli tutti,maestra in primis...:)A parte gli scherzi,capisco l'angoscia del ricordo.sono passato spesso anche io sotto le forche caudine del pubblico ludibrio...
RispondiEliminaSicuramente una brutta sensazione da provare e poi i bambini sanno essere molto cattivi con i loro compagni...
RispondiEliminaCiao cara,felicissimo fine settimana!!
Ciao Sandra...
RispondiEliminaConvengo con Gianna.
I bambini sono cattivi a volte ma dove non arrivano loro dovrebbero arrivare gli adulti ed in questo caso l'insegnante.
Hai mai pensato di fare una foto ad un temperino, scansionarla ed assillare via fax, e-mail...o semplicemente per posta la maestra e l'acida fanciulla tutti gli anni omaggiandole a Natale?
Bella umiliazione di moto perpetuo.
Però è vero anche come dicono nel modense..."...chi più ne ha...più ne usi"!
A te un abbraccio...nulla ha scalfito un animo ECCEZIONALE! Kisss......NI
Ciao Sandra! Che tenerezza mi hai fatto! Ma poi la falsa derubata non è stata costretta a sentirsi urlare FALSA FALSA FALSA? Che ingiustizia! E la mestra scusami ma STRONZA STRONZA veramente tanto STRONZA! Accipicchia cosi' gli adulti insegnavano ai bambini a giudicare senza sapere!Baci tua Bozzola!
RispondiEliminaNon ho mai vissuto episodi del genere, deve essere bruttissimo! La mia maestra aveva più di sessanta anni, era un'anziana, per i tempi, tutta casa, scuola e chiesa, ma era modernissima per quanto riguarda i medodi educativi. Io la ricordo con affetto, le devo molto di quello che sono oggi. Buona domenica, Laura
RispondiEliminaGrazie per gli auguri!
RispondiEliminaCredo che molti di noi abbuano ricordi simili. Ci possono aiutare a non commettere errori a nostra volta. Ciao
RispondiEliminaPaolo mi hai fatto proprio ridere! :O))
RispondiEliminaPaola è un po' "il problema" delle persone molto sensibili e timide...da bambini si può soffrire molto se incontri gli adulti sbagliati. Tu sei stata fortunata : hai avuto una brava maestra.
Angelo Azzurro grazie per il tuo abbraccio. Ora che son "grande" racconto quasi con tenerezza. Ma allora fu davvero terribile.
Nanussa grazie . E' anche vero che i piccoli dolori aiutano a crescere più forti...basta non esagerare, vero?:O)
Riri auguri per questo speciale anniversario!
Sabrina è davvero triste che tu da piccola non abbia detto nulla alla tua mamma. Capisco la "proiezione" che hai oggi nei confronti della tua bimba. Ma occorre parlare e dire le emozioni. Gli insegnanti hanno il dovere della competenza ma , di pari passo, devono essere educatori e devono svolgere questo compito cercando la collaborazione delle famiglie. E la collaborazione si costruisce con l'ascolto.Colloqui con le insegnanti sono indispensabili così come è indispensabile la stesura di un vero e proprio "PATTO EDUCATIVO" scuola/famiglia ,patto che va discusso-scritto-sottoscritto da famiglia e insegnante, ciascuno nel proprio ambito e competenza.
Prova a parlare con le maestre "cuore in mano", stai in ascolto, osserva,dai fiducia alla tua bimba e alle insegnanti...poi serenamente decidi per il meglio. In bocca al lupo.
Giada tutto ciò che dici è vero e ti ringrazio per la parte finale del tuo commento.
Vania...proprio in ogni senso della parola!!!
Zio Scriba...amaro ammetterlo ma è probabile che , sì, abbia fatto strada!
Cristiana...oltre che esperta psicologa dell'età evolutiva è anche una "gran aquila" la prof di spagnolo di tua nipote!!
Ambra grazie...visto che bel grembiuletto corto corto? E le gambe con le ferite?...avevo sempre le ginocchia "sgarrupate"!!!
Luigi...ah...ah...ah...non solleticare la mia vanità!
RispondiEliminaAlessandra ,la bimba in questione manco s'è posta il problema!
Morena ...ho rimosso tutto ciò che è successo dopo. Ricordo solo che mi rifiutavo di tornare a scuola e ricordo mia mamma seduta accanto a me nel banco, forse qualche giorno dopo e per qualche ora..non so...non ricordo. Del ritrovamento del temperino l'abbiamo saputo dopo la fine della scuola e "per vie traverse"...gli insabbiamenti funzionano bene anche nella piccola storia e non solo in quella grande.
Annamaria, incredibile, vero? Ma forse è più credibile considerati i tempi. Quell'insegnante era considerata BRAVISSIMA ed è probabile che a livello didattico lo fosse davvero...ricordo anche episodi piacevoli. Per esempio ci leggeva episodi di mitologia e ne ero affascinata. Il metodo educativo...mah...forse risentiva dei tempi precedenti: era anziana,...ricordo i capelli bianchi...
Gabe quello che descrivi era vita quotidiana. Nella mia classe la maggior parte delle alunne provenivano dalla "Modena Bene",fatta eccezione per due o tre figlie di operai (ero tra quelle) e tre orfanelle dell'istituto...palesemente discriminate!Io arrivai in prima sapendo leggere e scrivere benissimo...la maestra non si capacitava di come ciò fosse possibile...ahahah!Mi faceva sempre tacere!!;O)
Giacynta grazie ...sarei tentata di correggere la descrizione dell'episodio. Hai fatto affiorare IL SENSO DI SOLITUDINE nel ricordo...non l'avevo messo a fuoco ma è davvero quello il sentimento dominante. GRAZIE!
Antonio grazie a te!
Mariella grazie! Quella maestra era già anziana quando ero piccola; poi in terza mi hanno cambiato scuola...e son tornata a scolasticamente " a vivere"! Aspetto con impazienza che tu apra un blog tutto tuo: dai!!!!
Alberto grazie.Vero, episodio risolto...sarebbe davvero un guaio il contrario! Trovo anch'io che sia una bella foto. Allora non erano molto frequenti le fotografie, almeno nel mio mondo. Il fotografo lo ricordo abbastanza bene era un bel signore sorridente, gentile...avere i negativi del so mestiere...!
Gabriella non so se ci sia riuscita...magari qualche sofferenza l'ho inflitta pure io. Speriamo non così. Certo è che ho sempre cercato di stare molto attenta e ho sempre avuto ben presente che gli apprendimenti hanno poco valore se non si vive un clima sereno e di collaborazione.
Glori grazie anche a te ed anche a te dico...speriamo sia davvero stato così!
Blackswan il pubblico ludibrio, come lo chiami tu, è davvero orribile se sei un bimbo!
Franz ti ringrazio tanto. Buona settimana anche a te.
Grazie NI...mi hai fatto ridere. Quanto alla scannerizzazione e al fax...quella maestra è diventata
"tèra-da-còp" (come si dice a Modena) da decenni, ormai. E l'acida fanciulla non l'ho più vista da allora!!!
Rita si insegnava proprio questo, hai detto bene. E poi la competizione, l'invidia, i "lei mi copiaaaa", ...puah!!
Laura grazie. Son contenta per te. Son davvero un periodo formativo gli anni delle elementari.
Soffio è vero.E' questo che ho cercato di fare.
Che cosa terribile da fare ad una bambina.
RispondiEliminaQuanto mi dispiace.
Sò per esperienza che certi momenti
hanno un fermo immagine e rimangono
incrostati nel ns. subconscio.
Un abbraccio.
Ciao
Loretta
Ciao oretta. Grazie. E' vero: un fermo-immagine nitido e indelebile!
RispondiEliminaLoretta...la tastiera si è mangiata l'iniziale del tuo bel nome...sorry!
RispondiEliminaQuesti ricordi non si cancellano... nemmeno dopo tanti anni... :-(
RispondiEliminaPer tanto tempo sono rimasti lì, ben presenti e... pesanti. Poi con il tempo si metabolizza e , in più, credo di essere riuscita anche a farne tesoro. Grazie Adriana!
RispondiEliminaChe esperienza umiliante!Le maestre di una volta non ci pensavano due volte . La scuola può fare tanto, nel bene e nel male , e tu hai saputo trarre il meglio per fare vivere una scuola diversa.Grazie per la condivisione.
RispondiEliminaA presto!
maria-skip