E' quella del '52. E' quasi l'ora di pranzo e la spiaggia sembra una graticola. Anche l'acqua del mare - con tutto che è salata - pare pronta per buttare gli spaghetti. Sono spariti quasi tutti dalla spiaggia "e per fortuna" pensa lei, issata lassù, su quel moscone, a dare orrido spettacolo di sè e a vergognarsi tanto perchè SA di essere bruttissima, lo sa! Ma come ragionano i grandi? Ma cosa ci sarà tanto da ridere? Già , stanno ridendo tutti: la nonna, la zia, il cuginetto Gianni ... e il fotografo, chiamato per immortalare il simpatico evento. Lei non si diverte affatto , pensa ai suo riccioli rasati via con l'inganno. Già, l'inganno: che ferita bruciante! Ora però non è nemmeno più arrabbiata ma solo stanca , sfiduciata, triste ... sola. Sola e in bilico lassù, così in alto e così in vista. Sola con il suo grande dolore. Sì, dolore; non sembri eccessiva questa definizione: i grandi manco se lo immaginano quanto siano potenti certi dolori, anche se si hanno solo tre anni scarsi.
Lei ancora non lo sa che da adulta sarà per tantissimi anni una maestra. Lei ancora non lo sa ma si ricorderà di quel tradimento e questo la aiuterà a vedere un po' meglio dietro gli sguardi dei bimbi.
Ma ecco che la nonna allarga le braccia e l'accoglie. L'orrendo rito è concluso e lei si rifugia nell'ascolto di quella voce gentile che insiste a rassicurarla "vedrai come ricresceranno in fretta e forti i tuoi bellissimi riccioli" . Ora lei ci crede e smette di piangere. Non le resta che aspettare.
Ciao Sandra, ma perchè dici che eri bruttissima?? Forse per i capelli che avevano rasato a zero?? Sì perchè a parte la testa rasata ed anche ferita nell'animo eri carinissima!!!
RispondiEliminaCapisco il dolore intenso che si prova da piccoli e ne so qualcosa pure io...a tre anni mi hanno ricoverato in clinica a Berwick upon Tweed la mia città natale in Inghilterra causa un dito tagliato e..di abitudine quando entravano pazienti che non avevano problematiche particolari gli facevano fare un bagno ed io in braccio all'infermiera in un vascone ricordo mia madre che si alza il bavero del cappotto e con un'ultimo sguardo indietro apre la porta e se ne va..........Ricordo ancora il dolore che ho sentito dentro e la stessa sensazione l'ho provata e mi è apparsa quell'immagine davanti algi occhi nel momento in cui mia madre mi ha lasciato per sempre.
Un bacio.
Morena
per fortuna c'è sempre qualcuno che riesce ad aiutarci ad elaborare un'esperienza dolorosa ed a farne un nostro punto di forza. Bacione.:-))
RispondiEliminaCiao Sandra, ti capisco benissimo!
RispondiEliminaA quell'età o poco più, specialmente per chi - come me - andava in colonia erano d'obbligo i capelli cortissimi, "per motivi d'igiene" sentenziavano i grandi, femmine e maschi non c'era differenza.
A presto!
I dolori da piccola...non sempre si superano.
RispondiEliminaAvevo circa sei anni quando una suora, rivolgendosi a mio padre, disse, senza curarsi che io fossi lì ad ascoltare... :è morta.
Parlava di mia madre, che aveva partorito da qualche giorno.
Brutta? ma io ti trovo molto carina e ti chiedo di ringraziare chi ha contribuito a realizzare questo memorabile evento
RispondiEliminaBuona giornata Sandra!!!!
Sandra ma che emozioni mi dai sempre!Mannaggia mi fai piagne!Troppo dolce questo ricordo di un dolore di bambina,si' è vero sembrano sciocchezze a noi adulti ora che lo siamo ma da piccoli il tempo è dilatato,un mese è eterno,pensare a quando ricresceranno i capelli è impresa impossibile!!Eppure restasse anche un grammo di quella sensibilita'che si possiede da bambini sarebbe una cosa preziosa!
RispondiEliminaUn bacio :eri e sei anche adesso bellissima! Tua Bozz
Ciao Morena. Non lo dico ora...lo pessavo ALLORA! :O)
RispondiEliminaMi rendo conto, con questo scritto, di sollecitare ricordi che hanno lasciato cicatrici nella vita di tutti. Ma è il punto di vista di una bimba "treenne"...
E' davvero così, Giacynta. Occorre che il percorso educativo alleni a fare quello che tu dici.
RispondiEliminaCiao carissima, buon W.E.
Ciao Sirio...anche tu in colonia? Io dai sei anni ai 14...anno dopo anno.
RispondiEliminaDavvero dura, Gianna. Oscar della sensibilità per quella suora!
RispondiEliminaSimo, ora rido anch'io e di tenerezza. Ma allora.... :O(
RispondiEliminaBuona domenica.
Bozzz...non te devi da mette a piagne, dai! ;O)))
RispondiEliminaIncrocio I DITI per la Peppinella!!!
Bellissimo...le nonne...che grande dono! Loro ci capiscono, ci rassicurano...sono forti e sagge...la mia così mi faceva sentire e il suo grande insegnamento lo porterò sempre con me...grazie Sandra!
RispondiEliminaTamara...
Sempre sagge le nonne.Ti auguro una felice serata;saluti a presto
RispondiEliminaStupendaaaaaaaaaa eri stupendaaaaaaaa e poche storie. Siamo telepatiche oggi :)
RispondiEliminaSei stata bellissima anche con i capelli rasati. La storia e la dolce nonna che mi commuove.
RispondiEliminaUn forte abbraccio
p.s.Horgásztó vuol dire:lago per pescatori.
La ragazza in verticale sono io:)9 Ogni anno una volta faccio questo "spettacolo":))
ciao e baci
Eri bellissima lo stesso! E che memoria che hai. A me capitò qualcosa del genere, più o meno alla stessa età, più o meno negli stessi anni, ma se ne so qualcosa per via di una certa fotografia e per i racconti di famiglia: con i capelli lunghi e tanti riccioli sembravo una bambina, per cui alla lunga ...
RispondiEliminaCiao Sandra,a volte gli adulti non riescono a mettersi nei panni dei bambini.Ciò che per loro è solo fonte di divertimento,per un bambino invece,può essere l'inizio di un grosso trauma,che si porterà dietro per tutta la vita.Buona giornata
RispondiEliminaSANDRA
RispondiEliminaUn bacio per te.
Brava Sandra,
RispondiEliminahai descritto in un modo inteso l'angoscia è il dispiacere che provano i bambini.
Buon fine settimana
E l'attesa non è stata vana perchè quel dolore attenuato dall'abbraccio di tua nonna ti ha temprato e aiutato quando sei diventata prima donna e poi insegnante.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
io non ti ho visto brutta!
RispondiEliminaeri bellissima anche da bimba,
I riccioli biondi non si vedono,ma come diceva la nonna saggia ricresceranno!
Oggi bella donna elegante e simpatica
,una brava maestra!
Bacioni
lu
il 52?? io non c'erooooo!!
RispondiEliminaCooksappe....io sììììììììì!
RispondiElimina:0)
Lu...da adulta lo so che la visione è quella . Ma allora....
RispondiEliminaVeo, Aldo. I piccoli dolori temprano, aiutano a costruirsi un'identità ... sbagliano i genitori che ad ogni costo vogliono mettersi a mo' di scudo tra i loro figli ed i piccoli "dolori" quotidiani.
RispondiEliminaBuona domenica, carissimo.
Grazie mille Gabriella. Buona domenica anche a te.
RispondiEliminaGrazie "Africa"...ricambiato.
RispondiEliminaSì mettersi nei panni degli altri è un esrcizio dificoltoso. In quelli dei bimbi, poi....
RispondiEliminaBuona domenica Erborista.
Esperienza speculare, Adriano...è vero...c' era un po' il vezzo del "ricciolo boccoloso" per i maschietti!
RispondiEliminaGrazie Caterina...mamma mia che formidabile atleta che sei!
RispondiEliminaOkkei...okkei...niente storie, Laura!
RispondiEliminaGraze Cavaliere . E' ciò che mi auguro di diventare pure io.
RispondiEliminaBuonissima domenica.
Anche tu, come me, una gran nonna, Tamara. Una bella fortuna!
RispondiEliminaCon o senza riccioli, eri una bellissima bambina.
RispondiEliminaPerò capisco quella sensazione di essere stati traditi, abbandonati, che a quell'età si prova all'ennesima potenza, per motivi che ai "grandi" paiono stupidi - me lo ricordo bene.
Pensa che io, più o meno alla stessa età, e senza nessun motivo, mi sono tagliata da sola tutti i capelli, che portavo lunghissimi. In quell'occasione, a piangere fu la mia mamma! Ed io a ruota. Me lo ricordo come fosse ieri.
Ciao Sandra!!! A presto
Hi Sandra,
RispondiEliminaOh that wasn't very nice that they cut off your curly hair! I can see that you were sad. We all have stories of things that were done to us when we were small. But I am happy that now as adults we can pick and choose what we like. :)
Hugs
Thanks Norma . You are very wise, my friend.
RispondiEliminaHappy week-end
Sandra
P.S.: next week I'll send you my mail art.
:O)
Accipicchia Giada, l'avevi combinata grossa!
RispondiEliminaBuon wek-end
Ciao Sandra, mi sono commossa a leggere il tuo post..ma perchè i grandi si dimenticamo di come le gioie e i dolori che si provano nell'infanzia sono così intensi?!
RispondiEliminaUn "caloroso e lanoso" abbraccio
Carmen
Ciao Carmen ihihih un lanoso saluto anche a te. Sai che ne ho iniziato un altro? Il fatto è che continuo a raccattare avanzi di gomitoli...son "tutta-uno-scialletto", santa paletta!
RispondiEliminaIl taglio dei capelli a tradimento, credo, sia una delle esperienza più brutte per una bimba.
RispondiEliminaNon importa essere bellissima...come lo eri nella foto, perchè sia ha la percezione di essere davvero brutta.
Per fortuna c'è sempre qualcuno a coccolare e ridimensionare.
Un gioioso fine settimana
Hai colto l'essenza, Zicin.
RispondiEliminaFelice domenica.
Anche io ho ben nitidi alcuni ricordi dell'infanzia che mi hanno fatto star male..ma il taglio dei capelli, in particolare, mi ricorda tantissimo una bambina a me carissima...anche lei ha sofferto tanto per questo...ti racconterò! A presto!
RispondiEliminaEh, già...una volta venivamo immortalate dal fotografo.... Certo che hai una memoria, cara Sandra!!!Io ricordo dai cinque anni in su....
RispondiEliminaEri una bella bimba e i capelli ce li tagliavano per farli crescere più forti, almeno così ci dicevano.....
Serena domenica!
Erika
Nel 1952 io ero un bimbo gracilino di un anno.
RispondiEliminaMi sono commosso a leggere,e sono contento che quella bimba sia divenuta una insegnante ed ora,forte anche di questa esperienza,ricordi con nostalgia
ed ironia quel momento "storico"
e quel piccolo dolore,trasformatosi poi in speranza ,anzi certezza.
ma robe da matti, magari ci siamo anche incontrati sull'Adriatica... però io quell'anno, gattonavo ancora a Gatteo Mare, poi negli anni successivi sono passato a Cesenatico periferia, in colonia con quelli di Milano.
RispondiEliminache faccia da Cari Mac che avevi già!
RispondiEliminaHello sandra
RispondiEliminavery cute this old picture of you, oh...i like this so much.
wanna thank you for your nice comment.
Ciao, Joop
buon giornata
Che dolce... meno male che le nonne sempre riassicurano!
RispondiEliminaCara Sandra sulle ali di un angelo biondo ti mando il saluto più dolce del mondo, e se non sai da dove proviene te lo dico io: da un'amica che ti vuole un gran bene!
Per la serie...come eravamo!
RispondiEliminaCInzia
Già, Cinzia, proprio così!
RispondiEliminaMirta sei davvero una persona gentile . Grazie!
RispondiEliminaJoop thanks a lot for coming here, as well!
RispondiEliminaAh..ah...ah..faccia da CariMac non me l'aveva ancor detto nessuno. Ora mi informo sul significato e poi ci si risente. Grazie mille Mariolino.
RispondiEliminaCostantino ti ringrazio tanto per il tuo gentile commento. Quanto all'essere gracilino...mamma mia è stato il tormentone di tutta la mia infanzia!
RispondiEliminaE' vero Erika, proprio così dicevano. Io non so se sia stato quel "magnifico taglio";certo è che i miei capelli sono ancor oggi una matassa foltissima e forte. Mah, vai a sapere...
RispondiEliminaAlessandra mi incuriosisce quel tuo racconto annunciato....
RispondiEliminaCiao Sandra!
RispondiEliminaHo letto ora il tuo post.
Piccola tesorina! Anche io vivevo con ansia il taglio dei capelli...è vero che a volte si fanno scelte senza tener conto dell'effetto che queste possono avere sui bimbi!
Ma poi i capelli sono ricresciuti splendidi su una testolina fantastica!
Un bacio.
Nunzia
Sono ricresciuti poi? A mia figlia non farei mai un torto simile, anche se credo che ci sia stata una valida ragione. Almeno lo spero.
RispondiEliminaGrazie Nunzia. E' vero, per i piccoli è così, chissà perché...pensa che al mio nipotino (due anni) bisogna accorciare i capelli mentre dorme altrimenti urla che sembra lo sevizino!
RispondiEliminaVeneris, la buona ragione, a detta degli adulti di allora, c'era: irrobustirli.Mah ...credenza popolare senza fondamenti, credo.
RispondiEliminacari cari cari la mia bella pupotta...
RispondiEliminaMariolino....:0)
RispondiEliminaSandrina....ma quanto sei dolce in quell'espressione disperata.....con le delusioni e i dolori si forgia il carattere e si impara a crescere e a sapersi regolare.....anche nella crescita di un figlio sarebbe doveroso provare a immedesimarsi e provare a capire i pensieri, le emozioni e i sentimenti.....forse diventa più facile trovare degli accordi....baci.glo
RispondiEliminaCara Sandra, sei sempre forte, sotto tutti i punti di vista..... Un abbraccio.
RispondiEliminaErika
Grazie Erika. Un abbraccio anche a te e famiglia.
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